“Alcuni stanno chiudendo gli spogliatoi, altri si trovano costretti ad alzare le rette, altri ancora preferiscono non riaprire, come le piscine – tra le più danneggiate dal caro bollette. Il costo ormai alle stelle di energia elettrica e gas obbligherà migliaia di associazioni a chiudere, mettendo così a rischio il tessuto sociale del Paese. A pagarne le conseguenze saranno ancora una volta giovani e anziani: la politica intervenga”. A poche ore dalla discussione in Aula degli aiuti sull’energia e a due settimane dal voto, sul tema interviene Bruno Molea, presidente di Aics (Associazione italiana cultura sport) – tra i primi enti di promozione sportiva del Paese – e membro del coordinamento nazionale del Forum Terzo settore.
“È ora di capire che le associazioni sportive dilettantistiche erogano veri servizi sociali – commenta Molea –. Lo sport è infatti una ‘medicina’ necessaria, specie dopo l’isolamento da pandemia, per giovanissimi, adolescenti e anziani: farne a meno sarebbe deleterio. Costringere le famiglie a rette più elevate o lasciarle del tutto senza sport mette a rischio la coesione sociale del Paese: servono aiuti concreti e immediati per le associazioni e tutto il tessuto sportivo di base. L’appello della promozione sportiva di base è ormai disperato: dopo due anni di difficoltà legate ai protocolli di sicurezza e alla pandemia, quella del caro bollette è una batosta che non lascia più spazio alla tenacia e alla resistenza. La politica intervenga con misure specifiche, pensate per palestre e piscine, realtà già tra le più penalizzate dalla pandemia”.