La guerra in Ucraina è uno dei temi che ricorrono nell’agenda dell’Europarlamento, che si ritrova da oggi a giovedì a Strasburgo. Domani l’emiciclo discuterà gli ultimi sviluppi in Ucraina con il capo della politica estera dell’Ue Joseph Borrell e voterà la proposta di assistenza macrofinanziaria. “Le forze ucraine hanno recentemente lanciato una controffensiva nella parte meridionale del Paese – si legge in un comunicato dell’Assemblea – per riconquistare le aree occupate dalla Russia, compresa la zona di Kherson. Nel frattempo, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) ha effettuato una visita di ispezione alla centrale nucleare occupata di Zaporizhzhia, situata in un’area ripetutamente colpita dai bombardamenti. L’osservatorio nucleare ha chiesto l’istituzione di una zona di sicurezza intorno alla centrale”. Nella votazione di martedì, il Parlamento deciderà se applicare la “procedura d’urgenza” per l’approvazione di un prestito macrofinanziario da 5 miliardi di euro “per aiutare l’Ucraina a coprire l’enorme fabbisogno di finanziamenti esterni causato dall’invasione della Russia”. Quest’ultimo prestito è la seconda tranche di un pacchetto di sostegno, per un importo totale di 9 miliardi di euro. Una prima tranche, pari a 1 miliardo di euro, è stata già erogata. Se la procedura d’urgenza sarà approvata, i deputati voteranno la proposta nel corso della sessione plenaria.
Il Parlamento, sempre domani, valuterà inoltre le misure recenti e le proposte Ue per proteggere le famiglie e le imprese europee dall’aumento dei prezzi durante il prossimo inverno. Una risoluzione sul tema sarà votata nella prima sessione plenaria di ottobre. “A causa della guerra in Ucraina, l’interruzione delle forniture di gas russo ha portato a un’impennata dei prezzi dell’elettricità e alla volatilità del mercato, inducendo la Commissione e i Paesi Ue a prendere in considerazione nuove opzioni politiche come un tetto massimo ai prezzi o il disaccoppiamento dei prezzi di gas ed elettricità”.