“Dio non esclude nessuno, tutti desidera al suo banchetto, perché tutti ama come figli, tutti, nessuno escluso, tutti”. A ribadirlo è stato il Papa, durante l’Angelus di ieri in piazza San Pietro, dove erano presenti – secondo la Gendarmeria Vaticana – 18mila persone. “Chi ama si preoccupa di chi manca, ha nostalgia di chi è assente, cerca chi è smarrito, attende chi si è allontanato”, ha spiegato Francesco: “Perché vuole che nessuno vada perduto. Così è Dio: non è tranquillo se ci allontaniamo da lui, è addolorato, freme nell’intimo; e si mette in movimento per venirci a cercare, finché ci riporta tra le sue braccia”. “Il Signore non calcola le perdite e i rischi, ha un cuore di padre e di madre, e soffre per la mancanza dei figli amati”, ha detto il Papa: “Dio soffre per la nostra distanza e, quando ci smarriamo, attende il nostro ritorno. Ricordiamoci: sempre Dio ci aspetta a braccia aperte, qualunque sia la situazione della vita in cui ci siamo perduti”. “Noi imitiamo il Signore in questo, abbiamo cioè l’inquietudine della mancanza?”, ha chiesto il Papa ai fedeli: “Abbiamo nostalgia per chi è assente, per chi si è allontanato dalla vita cristiana? Portiamo questa inquietudine interiore, oppure stiamo sereni e indisturbati tra di noi? In altre parole, chi manca nelle nostre comunità, ci manca davvero, o facciamo finta e non ci tocca il cuore? Chi manca nella mia vita manca davvero? Oppure stiamo bene tra di noi, tranquilli e beati nei nostri gruppi – ‘vado a un gruppo apostolico molto bravo…’ –, senza nutrire compassione per chi è lontano?”. “Riflettiamo sulle nostre relazioni”, l’invito finale: “Io prego per chi non crede, per chi è lontano, per chi è amareggiato? Noi attiriamo i distanti attraverso lo stile di Dio, che è vicinanza, compassione e tenerezza? Il Padre ci chiede di essere attenti ai figli che più gli mancano. Pensiamo a qualche persona che conosciamo che sta accanto a noi e che magari non ha mai sentito nessuno che le dica: ‘Sai? Tu sei importante per Dio’. ‘Ma io sono in situazione irregolare, ho fatto questa cosa brutta, quell’altra…’ – ‘Tu sei importante per Dio’, dirlo, ‘tu non lo cerchi ma Lui ti cerca’”.