Ci sono imprenditori “mercenari” e “buoni intenditori”, come Alberto Balocco. Lo ha detto il Papa, ricevendo in udienza, in Aula Paolo VI, i partecipanti all’Assemblea pubblica di Confindustria. “Questo tempo non è un tempo facile, per voi e per tutti”, l’analisi di Francesco, che ha definito il mondo degli imprenditori “una componente essenziale per costruire il bene comune, sono un motore primario di sviluppo e di prosperità”: “Anche il mondo dell’impresa sta soffrendo molto. La pandemia ha messo a dura prova tante attività produttive, tutto il sistema economico è stato ferito. E ora si è aggiunta la guerra in Ucraina con la crisi energetica che ne sta derivando. In queste crisi soffre anche il buon imprenditore, che ha la responsabilità della sua azienda, dei posti di lavoro, che sente su di sé le incertezze e i rischi”. “Nel mercato ci sono imprenditori ‘mercenari’ e imprenditori simili al buon pastore, che soffrono le stesse sofferenze dei loro lavoratori, che non fuggono davanti ai molti lupi che girano attorno”, la tesi del Papa, secondo il quale “la gente sa riconoscere i buoni imprenditori. Lo abbiamo visto anche recentemente, alla morte di Alberto Balocco: tutta la comunità aziendale e civile era addolorata e ha manifestato stima e riconoscenza”.