Diocesi: card. Bassetti al neo vescovo Maffeis (Perugia), “vivi fino in fondo i rischi del Vangelo, dovunque il Signore ti chiami”

(Foto: arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve)

“Caro fratello, sei innalzato alla dignità episcopale? Sei innalzato sulla croce! Lasciati attrarre da Gesù. Inginocchiati come lui nel servizio di tutti. Fermati dinanzi ad ogni ferito, ad ogni abbandonato e dimenticato: e, come il buon Samaritano, caricatelo sulle spalle per portarlo al sicuro. Perdona, accogli, ascolta, illumina, fortifica e guida con i doni dello Spirito, e sempre offri te stesso in riscatto per tutti. Vivi fino in fondo i rischi del Vangelo, dovunque il Signore ti chiami”. Questo l’augurio espresso ieri dal card. Gualtiero Bassetti a mons. Ivan Maffeis durante la celebrazione eucaristica con la quale lo ha consacrato vescovo di Perugia-Città della Pieve.
“Come i primi discepoli, raccolti sulle rive del Lago di Galilea, così oggi: il Signore manda te, Don Ivan carissimo, a proclamare il Vangelo della salvezza e a spezzare il pane della vita”, ha sottolineato il porporato, aggiungendo: “Tra poco siederai sulla cattedra che fu di san Costanzo, vescovo e martire degli anni di fondazione di questa comunità cristiana; una cattedra dalla quale molti altri pastori hanno avuto a cuore questa Chiesa che io, ultimo di una lunga serie, ti consegno con fiducia e amore”.
“Caro Ivan, la voce di Gesù che è risuonata nella tua vita fin dalla fanciullezza, la voce che hai seguito nei vari ministeri che ti sono stati affidati nella Chiesa di Dio, ti chiama oggi con più forza: sarai successore degli Apostoli, segno personale di Cristo vivo, immagine di Lui in questa santa Chiesa particolare. Sarai – ha sottolineato il cardinale – icona luminosa della sua presenza nella misura in cui, imitandolo, donerai la vita: il buon pastore, infatti, dona la vita per le pecore”. “Carissimo fratello, ho avuto modo di conoscerti e apprezzarti durante gli anni in cui abbiamo collaborato nella Conferenza episcopale italiana”, ha continuato Bassetti: “Ho sempre ammirato le tue qualità umane e sacerdotali, e le belle virtù con le quali il Signore ha voluto adornarti, perché ti spendessi per il suo popolo e la sua santa Chiesa”. “In momenti difficili – ha riconosciuto il cardinale – hai saputo farti carico di grandi responsabilità, con generoso spirito di servizio, con umiltà e attaccamento alle comunità cristiane che sono in Italia. Terminato quell’incarico, sei voluto tornare tra le tue valli trentine per servire la comunità di Rovereto; lo hai fatto per amore e con cura e oggi i tuoi parrocchiani sono venuti in gran numero per salutarti, ringraziarti e gioire con te per il dono dell’episcopato, con la sofferenza di averti perso”. “Fratello carissimo, il Signore Gesù Cristo ti chiede ora di completare il dono della tua vita; ti pone dinanzi le responsabilità del ministero realizzato nella pienezza del sacerdozio. Sarai padre, pastore e maestro della porzione del popolo Santo di Dio che in Perugia-Città della Pieve, e che percorre da secoli il suo cammino di Chiesa”, ha proseguito Bassetti che al suo successore ha consegnato il testimone: “Ti consegno stasera una Chiesa dalla storia antica, che ha vissuto la gioia della comunione in Cristo e dei frutti della pace, ma che ha anche sofferto per le divisioni e le tragedie della storia. Metto nelle tue mani una Chiesa, forse povera di mezzi, ma ricca della forza dello Spirito Santo, che sempre consola e illumina il cammino dei fedeli”.

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