“In un mondo iper-connesso come quello in cui viviamo tutti devono saper comunicare, efficacemente”. Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede – ospite del Festival Giornalisti del Mediterraneo di Otranto, da cui stasera riceverà il premio “Caravella” – ha incontrato stamattina l’arcivescovo di Lecce Michele Seccia nel Salone dell’Episcopio di Piazza Duomo dove è stata ricevuta anche una delegazione di giornalisti provenienti dal Festival.
Nel corso dell’incontro, avvenuto in via informale e in un’atmosfera di grande cordialità, Ruffini ha ricordato appunto l’importanza della comunicazione, oggi, anche per la Chiesa cattolica – che cura questo aspetto della sua missione grazie a Radio Vaticana, Vatican News e L’Osservatore Romano – e, sottoponendosi alle domande dei giornalisti presenti, ha elogiato l’esperienza di comunicazione integrata di Portalecce, network giornalistico dell’arcidiocesi di Lecce che ha di recente compiuto quattro anni di vita. L’arcivescovo Seccia ha spiegato a Ruffini quanto sia stata decisiva fin dal suo arrivo a Lecce la scelta di riservare notevole valore pastorale delle comunicazioni sociali e di quanto essa sia stato prezioso strumento di evangelizzazione e di prossimità specie durante la pandemia e di come, ancora oggi, continua ad essere occasione di sinodalità all’interno della Chiesa locale.
Ruffini, accompagnato dal direttore della testata vaticana Massimiliano Menichetti e da Tommaso Forte, ideatore del Festival Giornalisti del Mediterraneo, ha visitato inoltre la redazione della testata diocesana diretta da Vincenzo Paticchio, poi il chiostro dell’antico seminario ed è infine salito sull’ascensore panoramico del campanile realizzato da ArtWork, complimentandosi con il presidente Paolo Babbo per l’avveniristico impianto, per ammirare Lecce dall’alto. Con lui un gruppo di giornalisti ospiti del Festival che sono poi rientrati a Otranto, dove stasera si terrà la serata conclusiva della kermesse e la consegna dei premi “Caravella”.