“Ci ha lasciati tutti senza parole e profondamente costernati il criminale episodio di cronaca nera, accaduto stanotte, che ha visto gambizzato un uomo nostro concittadino. Sparare a un uomo è già di per sé un atto abominevole, che va contro ogni principio etico, ma farlo poi in mezzo alla folla di famiglie con bambini e di giovani intenti a divertirsi, lo rende ancora più esecrabile”. Lo dichiara l’arcivescovo di Manfredonia, mons. Franco Moscone, in riferimento alla sparatoria avvenuta tra le giostre del luna park. “Poteva accadere il peggio e trasformare la festa in una vera e propria tragedia. E pensare che poche ore prima l’intera città aveva omaggiato la sua patrona, Maria Santissima di Siponto, e io stesso ho rivolto, tra i cinque appelli alla città quello ad essere una ‘comunità di pace’. Durante la processione della sacra immagine della Madre di Dio, è stato davvero bello vedere nei volti festosi dei tanti partecipanti, una città unita che sta provando a rialzarsi nel nome dei valori dell’amicizia e della solidarietà, nel nome di Maria”.
Dall’arcivescovo la condanna ferma “non solo del gesto, ma della logica criminale e di arroganza che sta dietro ad esso, invitando la parte buona di Manfredonia a non farsi scoraggiare nel continuare a fare il bene”. Un invito che si estende a “difendere i valori sani e fondanti, i quali soltanto possono garantire una convivenza civile e pacifica”. “Non possono essere gesti violenti come questo a fermare Manfredonia: sarà Manfredonia a fermare la logica omicida e di illegalità che la vuole inquinare e dominare!”. In attesa che si faccia chiarezza sull’accaduto, infine, mons. Moscone invita tutti i manfredoniani a “non farsi imbrigliare dalla paura, a non farsi trascinare in questo vortice di odio, ma a resistere e ad opporsi fermamente a questa logica di morte che invece di costruire ferisce e uccide”. “Si opponga alla violenza lo stile disarmante della pace e della reciproca comprensione”.