50 anni fa veniva riconosciuta in Italia l’obiezione di coscienza al servizio militare quale atto fondativo dell’Istituto repubblicano del Servizio civile. Un lungo cammino che in età repubblicana è iniziato con Pietro Pinna, a partire dalla sua scelta nonviolenta del 1948, che ha dato il via alla lotta per il riconoscimento giuridico dell’obiezione di coscienza culminata con la legge 772 del 1972 che istitutiva appunto il servizio civile sostitutivo. Per rilanciare l’impegno per la pace e la solidarietà, la Cnesc-Conferenza nazionale enti per il Servizio civile (network di enti del Terzo settore da decenni impegnati in questo campo) organizza il Festival nazionale del Servizio civile per il 9 e il 10 settembre a Roma, nella location del Giardino Verano, a ingresso libero.
Saranno due giorni di festa e riflessioni che vedranno protagonisti i giovani, gli operatori degli enti di servizio civile, gli operatori volontari in servizio, insieme a personaggi della cultura, dello spettacolo e agli “obiettori” e ai “civilisti” degli ultimi cinquant’anni.
Il programma si articola in dibattiti culturali, testimonianze e momenti d’intrattenimento teatrale e musicale. L’apertura venerdì 9 settembre dalle ore 18 è affidata all’ex calciatore della Nazionale e della Roma, obiettore di coscienza e neo-sindaco di Verona, Damiano Tommasi, insieme al già sindaco di Messina il pacifista Renato Accorinti.
Le serate sono impreziosite da due spettacoli musicali: venerdì 9 settembre “Coltivo una rosa bianca. Antimilitarismo e nonviolenza in Tenco, De André, Jannacci, Endrigo, Bennato, Caparezza” e sabato 10 settembre una tappa romana del Piotta Summer Tour 2022.
“Il Festival 50 anni di obiezione per la pace – dichiara la presidente della Cnesc, Laura Milani – sarà uno dei momenti culminanti di questo percorso con il quale, a partire dalle radici dell’obiezione di coscienza, vogliamo ribadire e allargare il nostro impegno per un Servizio civile davvero universale e volontario, capace di costruire una pace giusta e rispondere alle sfide che le giovani generazioni si trovano davanti”.
Il Festival, sebbene alla I edizione, ha ottenuto anche il riconoscimento di essere inserito nel calendario ufficiale degli eventi dell’Anno europeo dei giovani 2022.
Ricco il programma culturale, con ospiti di spessore e dialoghi d’approfondimento sui temi d’attualità come la guerra in Ucraina con videocollegamenti con il Movimento pacifista ucraino e il Movimento degli obiettori di coscienza russi.
Qui il programma completo.