“Così piccola e fragile. Prendersi cura della democrazia” è il titolo di un inserto speciale del periodico dell’Università Cattolica “Presenza”, con gli interventi di quattordici professori ed esperti dell’Ateneo. Partendo dalla considerazione che “la democrazia è in sofferenza”, a supporto di questa tesi viene portata una rassegna di fatti: “la caduta del governo Draghi in Italia, la faticosa conferma di Macron in Francia, le contorsioni della leadership nel Regno Unito e le ombre sulla madre di tutte le democrazie in America, come sintomi più immediati”. “Ma la crisi è dovuta più alla stanchezza che attraversa l’opinione pubblica occidentale che a sfide meramente esogene. Nelle nostre società si è insinuato il dubbio che il modello democratico non sia più quello del futuro, quello vincente, né tantomeno quello da ‘esportare’. L’emergere di populismi e sovranismi ha accreditato l’idea che alcuni modelli autarchici, come quello cinese o russo (almeno prima della guerra in Ucraina), fossero preferibili a democrazie ritenute inconcludenti, impoverite dalla crisi economica e da un sistema di welfare non più sostenibile. Perché la democrazia liberale ‘costa'”, come spiega il professor Vittorio Emanuele Parsi. “Se non si accompagna, come è stato in passato, a un sistema di benessere e di protezioni sociali, se è solo un insieme di diritti rischia di essere percepita come troppo ‘faticosa’ da gestire”.
A pochi mesi dalla nascita del Centro per lo studio della democrazia e dei mutamenti politici (Polidemos), diretto dal professor Damiano Palano, il periodico “Presenza” propone un inserto speciale dal titolo “Così piccola e fragile. Prendersi cura della democrazia”, con gli interventi di 14 docenti: Damiano Palano, Vittorio Emanuele Parsi, Filippo Fasulo, Ivana Pais, Barbara Boschetti, Matteo Corti, Aldo Carera, Monica Amadini, Milena Santerini, Elena Marta, Ingrid Basso, Renato Balduzzi, Massimo Scaglioni e Agostino Giovagnoli. “Quattordici contributi che, da angolature diverse, spiegano come coltivare un bene così prezioso per il nostro futuro”.