La Commissione delle Conferenze episcopali dell’Unione europea (Comece) ha pubblicato oggi un contributo sul tema dello “spazio europeo dell’istruzione”. Il documento di una quindicina di pagine è stato preparato dal “Gruppo di lavoro della Comece sulla cultura e l’istruzione” e vuole offrire alcuni “input per la riflessione e l’azione”, dice l’introduzione, in relazione alla comunicazione della Commissione europea del 2020 su “Achieving the European Education Area by 2025”. Il punto di partenza della riflessione è “l’antropologia della persona umana” e il concetto di “educazione integrale”, proposto da Papa Francesco. Dopo l’analisi della “situazione dell’istruzione nell’Ue”, il documento offre, per ognuna delle sei dimensioni dello spazio dell’istruzione europea (qualità, inclusività, transizione verde e digitale, insegnanti e formatori, istruzione superiore, dimensione geopolitica), alcune raccomandazioni. Esse pongono in evidenza, spiegano le conclusioni, “la necessità di una maggiore cooperazione tra il settore pubblico e privato e la necessità di entrare in dialogo con tutte le parti interessate” coinvolte nell’istruzione, comprese le Chiese e le comunità di fede, in modo che “gli studenti siano rispettati nella loro dignità, trovino la loro vocazione nella vita, pongano in essere processi creativi e trasformatori per il bene comune e il futuro dell’umanità”.