“Oggi in Ucraina non c’è una sola famiglia che non sia stata colpita dalla guerra. A quanto pare, non c’è una sola famiglia in cui un marito o una moglie, figli, parenti, persone care non si siano mobilitati e oggi non siano al fronte”. A quanti stanno difendendo sul campo l’Ucraina dall’aggressore russo è dedicato il video-messaggio diffuso ieri dal capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, Sviatoslav Shevchuk. “Ogni giorno un uomo che ha una moglie al fronte, o una donna che ha un marito al fronte, una madre che ha un figlio o una figlia nelle Forze armate ucraine vivono nell’ansia per loro, stanno davanti a Dio, pregano instancabilmente per loro. E quando hanno l’opportunità di comunicare, l’opportunità di ricevere una chiamata dai loro cari, per loro è come un raggio di sole e di speranza, e ringraziano Dio che loro sono vivi”, dice l’arcivescovo maggiore di Kiev che lancia a questo punto “una richiesta speciale a tutti i nostri ascoltatori”. “Oggi desidero che il mondo intero, tutta la nostra Chiesa preghi per i parenti e gli amici i cui figli, mariti, mogli stanno combattendo al fronte difendendo l’Ucraina, perché oggi tutto il popolo ucraino, e non solo i militari di carriera, si è levato in piedi per difendere la Patria. Possano sentire le madri, le mogli, i figli che tutta la Chiesa si preoccupa per i loro soldati insieme a loro. Possano avvenire il sostegno orante della grande comunità universale dei discepoli di Cristo. Dio, benedici l’Ucraina. Dio, benedici tutti coloro che pregano per i loro figli che difendono l’Ucraina. Dio, ascolta il grido delle madri che hanno perso il contatto con i loro figli e non sanno quale sia il loro destino. Dio, benedici l’Ucraina con la vittoria sul nemico e concedici la tanto attesa pace giusta”.