Taiwan: Ministero Esteri, “lancio missili minaccia la sicurezza nazionale e aggrava le tensioni regionali”. “Governo cinese segue l’esempio della Corea del Nord”

“Il 4 agosto, la Cina ha lanciato numerosi missili balistici nelle acque a nord-est e sud-ovest di Taiwan, minacciando la sicurezza nazionale di Taiwan, aggravando le tensioni regionali e pregiudicando il regolare traffico e commercio internazionale”. Con queste parole, in un comunicato diffuso oggi, il Ministero degli Affari Esteri (Mofa) della Repubblica di Cina (Taiwan) “condanna fermamente il governo cinese per aver seguito l’esempio della Corea del Nord nel lanciare intenzionalmente missili in acque vicine ad altri paesi e chiede alla Cina di esercitare l’autocontrollo”. Il Ministero esorta la comunità internazionale a condannare “la coercizione militare cinese nei confronti di Taiwan” ed invita anche “i paesi di tutto il mondo a continuare a parlare a sostegno della Taiwan democratica al fine di salvaguardare congiuntamente i valori di libertà e democrazia e mantenere l’ordine internazionale basato sulle regole e garantire un Indo-Pacifico libero e aperto”. Dopo la visita ieri della speaker della Camera Usa Nancy Pelosi a Taipei, è salita alle stelle la tensione nell’aerea e quella lanciata oggi dalla Cina è l’esercitazione più grande della storia cinese tanto da spingere Taiwan ad attivare la difesa antiaerea. Secondo il ministero della Difesa di Taiwan, citato dall’agenzia ufficiale Central News Agency, la Cina ha lanciato oggi 11missili balistici Dongfeng (DF) nelle acque intorno a Taiwan mentre cinque missili balistici lanciati durante le maxi manovre militari intorno a Taiwan sono finiti nella zona economica esclusiva del Giappone, suscitando le proteste anche del governo nipponico per l’azione di Pechino.

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