“Non possiamo assolutamente tacere, oggi, di fronte alla notizia di presunti maltrattamenti e violenze fisiche perpetrati da alcuni operatori socio-sanitari della Cooperativa s. Chiara nei confronti di alcuni anziani in stato fisico e mentale debolissimo, ricoverati presso la Rsa Stella Maris, di proprietà della Congregazione ‘Famiglia dei Discepoli’ presente da più decenni in diocesi, la cui opera ultradecennale nel territorio è riconosciuta preziosa dall’intera opinione pubblica locale per il servizio reso secondo lo spirito evangelico”. A parlare è mons. Franco Moscone, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-S.Giovanni Rotondo.
“Pur se la proprietà e la direzione della Residenza Stella Maris non hanno alcuna responsabilità per simili inumani comportamenti, che invece risultano danneggiare nell’immagine sociale, tuttavia non possiamo non condannare gli atti di violenza alla persona che è sempre e comunque degna di rispetto e di amorevole cura, ancor più se in stato di estrema incapacità fisica e mentale: ribadiamo che non è assolutamente tollerabile simile degenerazione del welfare comunitario in dispregio di ogni deontologia professionale che invece deve essere ancor più attentamente protesa al servizio della persona in stato di fragilità”, prosegue il presule.
E dunque, conclude l’arcivescovo, “a tutti noi, impegnati ancora oggi a spendere energie a favore dei nostri fratelli, in specie se anziani e fragili, e non solo, è richiesto di avere occhi nuovi e attenzioni nuove per quell’essere presente dell’Altro, anziano o povero o straniero o ammalato o portatore di handicap, che è posto, per la durata dei nostri giorni, accanto a noi dalla Divina Provvidenza, sull’esempio del Samaritano evangelico e sull’esperienza tramandatici dai padri”.