Tra i 10 vincitori di un bando internazionale promosso dalla Fondazione Algorand c’è “Ace Brain”, il nuovo centro di ricerca guidato dall’Università Roma Tre e sviluppato con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, la School of Transnational Governance dell’Istituto universitario europeo di Firenze e la Fondazione Ugo Bordoni. Tra gli altri vincitori figurano anche l’Università di Yale, l’Università di Berkeley e l’Università di Cape Town.
“Ace Brain”, acronimo di “Ace Brain – Blockchain Regulation And INnovation”, ha ottenuto un finanziamento di 4,8 milioni di euro in cinque anni per svolgere attività di ricerca multidisciplinare su blockchain e criptovalute; corsi universitari, hackathon, nonché per promuovere acceleratori e progetti a impatto sociale basati sulla tecnologia blockchain.
L’“Ace Brain” si distingue dagli altri Ace Lab per una attenzione forte agli aspetti di compatibilità tra la tecnologia blockchain e la legislazione dell’UE.
Il metodo di ricerca dell’“Ace Brain” vede il dialogo continuo tra le competenze economico-giuridiche e tecnico-informatiche. Il team è guidato da Maddalena Rabitti del Dipartimento di Economia aziendale di Roma Tre. Gli altri coordinatori sono Antonella Sciarrone Alibrandi dell’Università Cattolica, Andrea Renda dell’Istituto europeo di Firenze, Antonio Sassano della Fondazione Ugo Bordoni.
La missione dell’“Ace Brain” è promuovere la blockchain come pilastro del futuro mercato unico dell’Ue e come base per una società più democratica, resiliente e sostenibile, non solo in Europa.
Il progetto comprende quattro aree principali: ricerca, istruzione, eventi e sandbox. La ricerca sarà condotta da tutti i quattro partner, producendo pubblicazioni scientifiche su Blockchain 4.0 e la sua conformità alle normative europee di settore e alle regole generali europee. La seconda area, le attività didattiche, sarà svolta presso le tre università e prevede la creazione di corsi accademici, Mooc per la diffusione globale e attività guidate dagli studenti come i Living Labs, gli Hackathon e la presentazione di tesi. La terza area prevede eventi che mirano a colmare il divario tra la comunità degli sviluppatori blockchain e gli attori della politica europea. Come quarta attività centrale, Ace Brain lancerà cinque “sandbox”. Si tratta di strumenti che riuniscono regolatori, operatori di mercato ed esperti di tecnologia per testare soluzioni innovative e identificare gli ostacoli alla loro diffusione. Le sandbox riguarderanno le aree di competenza del core team, ovvero governance transnazionale, sistemi di pagamento, finanza, assicurazioni e protezione dei dati e agevoleranno lo sviluppo di una regolazione partecipata tra istituzioni e mercato. Tutti i risultati delle attività di “Ace Brain” saranno open source.