“In una decisione giusta si incontra la volontà di Dio con la nostra volontà: prendere la giusta decisione, fare discernimento, è fare questo incontro, il tempo con l’eterno”. Lo ha spiegato, a braccio, il Papa, nella prima catechesi dedicata al discernimento e pronunciata in Aula Paolo II. “Prendere una decisone bella, giusta, ti porta sempre una gioia finale: forse nel cammino si deve soffrire un po’, ma alla fine c’è gioia”, ha assicurato ancora a braccio, ricordando che il Vangelo “suggerisce un altro aspetto importante del discernimento: esso coinvolge gli affetti. Chi ha trovato il tesoro non avverte la difficoltà di vendere tutto, tanto grande è la sua gioia. Il termine impiegato dall’evangelista Matteo indica una gioia del tutto speciale, che nessuna realtà umana può dare; e difatti ritorna in pochissimi altri passi del Vangelo, che rimandano tutti all’incontro con Dio. È la gioia dei Magi quando, dopo un lungo e faticoso viaggio, rivedono la stella; è la gioia delle donne che tornano dal sepolcro vuoto dopo aver ascoltato l’annuncio della risurrezione da parte dell’angelo. È la gioia di chi ha trovato il Signore”. “Nel giudizio finale Dio opererà un discernimento nei nostri confronti”, ha ricordato Francesco: “Le immagini del contadino, del pescatore e del mercante sono esempi di ciò che accade nel Regno dei cieli, un Regno che si manifesta nelle azioni ordinarie della vita, che richiedono di prendere posizione. Per questo è così importante saper discernere: le grandi scelte possono nascere da circostanze a prima vista secondarie, ma che si rivelano decisive”. L’esempio citato è quello del primo incontro di Andrea e Giovanni con Gesù, un incontro che nasce da una semplice domanda: “Rabbì, dove abiti?” – “Venite e vedrete”. “Uno scambio brevissimo, ma è l’inizio di un cambiamento che, passo a passo, segnerà tutta la vita”, ha commentato il Papa: ”A distanza di anni, l’evangelista continuerà a ricordare quell’incontro che lo ha cambiato per sempre, ricorderà anche l’ora: ‘Erano circa le quattro del pomeriggio’. È l’ora in cui il tempo e l’eterno si sono incontrati nella sua vita. Conoscenza, esperienza, affetti, volontà: ecco alcuni elementi indispensabili del discernimento. Nel corso di queste catechesi ne vedremo altri, altrettanto importanti”.