In questi giorni il Pakistan è stato devastato da un’inondazione di estrema gravità che ha causato oltre 1.000 morti e danni ingentissimi. Un evento estremo che si abbatte su uno tra i dieci Paesi più colpiti da eventi meteorologici di questo tipo, secondo il Global Climate Risk Index 2021.
Azione contro la Fame, presente in Pakistan dal 1979, è sul campo e sta attuando una risposta umanitaria multisettoriale per rispondere ai bisogni immediati e crescenti delle popolazioni più colpite nelle province di Sindh e Balochistan. Questa risposta comprenderà interventi di sicurezza alimentare e mezzi di sussistenza, sostegno alla salute e alla salute mentale delle persone colpite, interventi Wash di emergenza (distribuzione di latrine e kit igienici, stazioni di lavaggio delle mani, promozione dell’igiene) per prevenire il contagio epidemico in una regione regolarmente colpita da epidemie di colera. Al momento, le squadre di Azione contro la Fame presenti sul posto hanno iniziato la distribuzione di kit di servizi igienici (113) tra gli sfollati del distretto di Thatta, nella regione di Sindh; stanno pianificando la risposta nelle province di Sindh e Balochistan, particolarmente colpite dal monsone. Ad esempio, nel distretto di Badin, nella regione del Sindh, il 25% della popolazione è sfollata, il 57% non ha accesso sufficiente all’acqua potabile e il 41% non ha accesso adeguato al cibo.
Dopo che il 26 agosto scorso il governo ha dichiarato lo stato di emergenza e ha mobilitato l’esercito per rispondere all’emergenza, il 28 agosto, l’Autorità nazionale per la gestione dei disastri (Ndma) ha diffuso i numeri ufficiali, che parlano di 1.033 morti e 421.000 sfollati. Le Nazioni Unite hanno lanciato un appello, ma i fondi stanziati sono per il momento molto limitati. Dei 160 milioni di dollari stimati per far fronte alle necessità, finora ne sono stati stanziati soltanto 10. La tragedia umanitaria che sta colpendo il Pakistan è causata da monsoni quasi 3 volte superiori alla norma su tutto il Paese e più di 5 volte superiori alla norma nelle province del Balochistan e del Sindh, che sono le aree più colpite.