“È un grande dono poter accogliere il nuovo arcivescovo, alla vigilia della festa della Madonna delle Grazie (domenica 11 settembre, ndr), tanto cara alla città di Perugia e a tutta la nostra arcidiocesi. Questa giornata è densa di segni espressione diretta della benevolenza di Dio Padre che non lascia mai soli i suoi figli”. A dirlo è il vescovo e amministratore diocesano di Perugia, mons. Marco Salvi, intervenuto alla conferenza stampa di presentazione del programma ufficiale della giornata di inizio ministero pastorale e ordinazione episcopale dell’arcivescovo eletto mons. Ivan Maffeis. “Accompagnato da me, don Ivan – ha proseguito mons. Salvi – incontrerà e conoscerà delle realtà importanti che testimoniano i diversi ambiti della vita e della pastorale diocesana: una parrocchia – la prima della diocesi geograficamente parlando – che gli consentirà di conoscere il volto bello ed accogliente delle nostre parrocchie: ‘antica fontana del villaggio che dà l’acqua alle generazioni di oggi, come la diede a quelle del passato’, come la definì Papa Giovanni XXIII; poi i giovani, a testimonianza dell’importante ruolo che i gruppi e gli oratori assumono nella nostra pastorale attenta alla formazione e all’educazione delle diverse fasce d’età, ma anche premurosa madre dei tanti studenti universitari che qui giungono per formarsi; a seguire la realtà della Caritas, ambito in costante sviluppo che ha sempre posto al centro della sua missione l’attenzione verso il prossimo, facendo dell’ascolto e dell’accoglienza un vero e proprio stile di vita”.
Prima della celebrazione, l’incontro e il saluto con il sindaco di Perugia Andrea Romizi, tutti i sindaci del territorio diocesano, la presidente della Regione Donatella Tesei e la presidente della Provincia Stefania Proietti, “un momento di grande valore umano – ha commentato mons. Salvi –, poiché rinsalda quell’importante sinergia e collaborazione, pur nel rispetto dei reciproci ruoli, che la Chiesa perugino-pievese ha sempre avuto con le istituzioni civili e che non è mai venuta meno”. È un saluto della comunità civile, le cui diverse componenti, don Ivan avrà modo di conoscere singolarmente nel corso del suo ministero episcopale. “Prepariamoci in questo periodo di attesa, creando incontri e momenti di preghiera, secondo lo schema e il modello diffuso dall’Ufficio liturgico diocesano e scaricabile dal sito: www.diocesi.perugia.it“. “Come arcidiocesi – ha annunciato mons. Salvi – faremo due doni al nuovo presule: la mitra, uno dei simboli della dignità e dell’autorità episcopale, e l’anello vescovile, segno di fedeltà alla Chiesa e alla propria diocesi; il pastorale – in legno d’olivo – è stato già donato dall’arcidiocesi di Trento”.