“Stiamo riscontrando una crescita delle richieste, sia da parte di coloro che chiedono di venire a mangiare alla mensa, sia da coloro che si rivolgono a noi per avere generi alimentari da utilizzare a casa”. Lo afferma il responsabile della Comunità di Sant’Egidio di Genova, Andrea Chiappori. “Il dato più eclatante – aggiunge – è rappresentato dalla crescita della domanda da parte di italiani. Sono persone che fino a poco tempo fa non si erano mai rivolte a noi e non conoscevamo prima”. I dati parlano di almeno 850 nuove richieste nei mesi di aprile, maggio e giugno. Per le mense l’incremento è stato di circa 500 pasti al giorno. Nello stesso periodo, i pacchi alimentari sono cresciuti del 10%. L’aumento medio si attesa su circa 500 borse alimentari in più per ogni distribuzione. “Le persone che si sono avvicinate in questi ultimi mesi – spiegano ancora dalla Comunità – per lo più hanno un lavoro ma non riescono più a far fronte alle spese ordinarie come affitto, bollette, amministrazione, acquisto generi alimentari, trasporti. Si tratta di coloro che Eurostat definisce ‘in work poverty’ cioè persone che lavorano ma vivono sotto la soglia di povertà. Sono persone che, fino a ieri, magari non riuscivano a far fronte a spese straordinarie come le cure odontoiatriche o la sostituzione della calderina ma che oggi, con inflazione al 7% e l’aumento dei costi dell’energia, non riescono più neppure a far fronte alle spese ordinarie”. Si tratta di famiglie che non riescono più a pagare le spese ordinarie a causa dei rincari causati dall’inflazione e dall’aumento dei costi delle bollette. Inoltre, spiegano ancora dalla comunità, “avendo un reddito, non hanno accesso a varie agevolazione come nel campo della sanità o dei trasporti”. Tra i nuovi poveri ci sono famiglie monoreddito che magari guadagnano 1.300 euro ma devono mantenere due o più figli, vi sono mamme separate con minori a carico (molte sono anche straniere) spesso con reddito basso perché non possono lavorare per accudire i figli oppure, e sono sempre più numerosi, pensionati con la pensione sociale o la minima che aiutano economicamente figli e nipoti, ma poi rimangono senza soldi.