Colombia: il vescovo di Riohacha Ceballos a fianco della popolazione di La Guajira contro i rincari. Nel dipartimento già morti di fame nel 2022 39 bimbi wayúu

(Foto: Cec)

Già 39 bambini di etnia wayúu sono morti di fame, dall’inizio dell’anno, nel dipartimento desertico colombiano di La Guajira, nel nord del Paese. Un quadro allarmante della situazione dei bambini wayúu nei comuni di Riohacha, Manaure, Maicao e Uribía è stato presentato da varie autorità locali davanti alla Corte Costituzionale, che dando seguito alla sentenza T-302 del 2017 ha dichiarato incostituzionale la mancanza di diritti al cibo, alla salute e all’acqua potabile di questa popolazione. Nella sessione, il giudice José Fernando Reyes Cuartas ha affermato che l’ultimo bollettino indicava che “39 bambini sono morti fino ad oggi. Ci stiamo avvicinando a 50 del 2018 e siamo solo a metà anno”.
È in questo quadro di abbandono, arretratezza e diritti negati che la popolazione di La Guajira sta protestando per l’aumento del prezzo dell’energia e del carburante; in tale protesta ha trovato un alleato nel vescovo di Riohacha, mons. Francisco Antonio Ceballos. Il vescovo si è unito in solidarietà con il grido della comunità, che ha marciato pacificamente per esprimere la propria insoddisfazione per i servizi inadeguati e i prezzi alle stelle. “Non sono un leader, ma mi faccio portavoce perché ho sentito la voce della gente. Nelle ultime due notti non sono riuscito a dormire a causa del caldo e se non riuscivo a dormire io, come faranno le persone che vivono in luoghi sovraffollati e non adatti?”, ha affermato il presule. Mons. Ceballos ha notato di essere andato in marcia per unirsi al clamore della gente, ma ha avvertito che anche la Chiesa è colpita da questo problema dei rincari e ciò rende più difficile la propria attività caritativa.

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