Mons. Gastone Simoni nasce a Castelfranco di Sopra – provincia di Arezzo e diocesi di Fiesole – il 9 aprile 1937.
Nell’ottobre del 1946 entra nel Piccolo Seminario diocesano di Strada in Casentino e nell’autunno 1949 passa nel Seminario di Fiesole, dove rimane fino al termine del corso teologico. Viene ordinato sacerdote il primo gennaio 1960 per le mani del Vescovo di Fiesole mons. Antonio Bagnoli.
Consegue la laurea in filosofia presso l’Università Gregoriana di Roma. Nel 1969 viene nominato provicario generale della diocesi di Fiesole e, nel ’75, vicario generale, incarico che terrà fino alla nomina a vescovo di Prato.
Per otto anni, dal 1970 al ’78, è rettore del Seminario diocesano.
Dal 1973 cura un’attività pastorale per la spiritualità e la cultura sociale cristiana dei cattolici impegnati in politica e nel sociale. Nel 1975 mons. Simoni inizia la pubblicazione di “Supplemento d’anima”, rivista di spiritualità per persone impegnate a livello socio-politico, diffusa in tutta Italia, di cui è stato per decenni direttore.
Il 7 dicembre 1991 Papa Giovanni Paolo II lo nomina vescovo di Prato. È il secondo vescovo residenziale di Prato, il 24° da quando Prato – nel 1653 – è stata eretta in diocesi.
Il 6 gennaio 1992, solennità dell’Epifania, lo stesso Pontefice lo ordina vescovo nella basilica di San Pietro in Vaticano.
Il 23 febbraio fa ingresso a Prato, durante una celebrazione in piazza Duomo a cui partecipano diecimila persone.
Tra gli incarichi ricoperti, quello di delegato dei vescovi toscani per la pastorale sociale e il lavoro (2000-2005) e per le comunicazioni sociali (2005-2013); nella Cei, invece, è stato per un anno, tra il 2005 e il 2006, presidente ad interim della Commissione episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali.
Il 9 aprile 2012, al compimento del 75° anno di età, come prevede il diritto canonico, rassegna le dimissioni da ordinario diocesano di Prato nelle mani di Papa Benedetto XVI. Dimissioni accolte il 29 settembre 2012 quando mons. Simoni comunica alla diocesi la nomina del nuovo vescovo, mons. Franco Agostinelli.