È cominciato nella basilica di San Pietro l’ottavo Concistoro di Papa Francesco, in meno di dieci anni di pontificato. Nella basilica di San Pietro il Santo Padre creerà 20 nuovi cardinali, ai quali imporrà la berretta e consegnerà l’anello, prima di assegnare a ciascuno il titolo o la diaconia. Il Concistoro odierno, convocato per la prima volta ad agosto, per espressa volontà di Francesco sarà il primo ad essere seguito – il 29 e 30 agosto – da una riunione mondiale di tutti i cardinali per riflettere sulla nuova Costituzione apostolica Praedicate Evangelium, che sostituisce la Pastor Bonus promulgata da Giovanni Paolo II nel 1988 ed è entrata in vigore il 5 giugno scorso. Sinodalità, missionarietà, apertura ai laici e discernimento le parole-chiave. L’orizzonte è quello della Chiesa in uscita, la priorità è l’evangelizzazione. “Comunione, missione, sinodalità”, il trinomio usato fin dal Preambolo. Il 29 maggio scorso, quando ha annunciato a sorpresa durante il Regina Coeli il Concistoro, il Papa ha reso noto che a ricevere la porpora sarebbero stati 21 cardinali, poi diventati 20 perché uno degli annunciati, il belga mons. Lucas Van Looy, ha deciso di non accettare la berretta e l’anello. Dei nuovi 20 porporati 16 saranno elettori e 4 non elettori. I neo cardinali americani sono 5, come quelli asiatici, mentre gli europei ammontano a 8 e gli africani a 2. Ad oggi, il Collegio cardinalizio risulta così composto da 227 porporati, di cui 132 elettori e 95 non elettori, incluso il cardinale Becciu. Durante il Concistoro di oggi, infine, al termine del rito di creazione è previsto il voto per la canonizzazione di Giovanni Battista Sacalabrini, fondatore degli Scalabriniani, e il laico salesiano Artemide Zatti.