“La Fondazione Migrantes si unisce alla gioia degli Scalabriniani e delle Scalabriniane, delle diocesi di Como e Piacenza-Bobbio e di tutta la Chiesa italiana per la canonizzazione di mons. Giovanni Battista Scalabrini, che sarà a Roma il 9 ottobre”. È quanto si legge in una nota a firma di mons. Mons. Gian Carlo Perego, presidente di Migrantes, dopo l’annuncio dato oggi dal Papa durante il Concistroro ordinario. Il vescovo Scalabrini, “oltre che pastore della propria Chiesa di Piacenza per oltre trent’anni, è stato un pastore dei migranti nelle Americhe, che raggiungerà in due viaggi. Insieme all’amico vescovo di Cremona, mons. Geremia Bonomelli, saranno i primi a considerare l’importanza del camminare della Chiesa con i migranti: Scalabrini realizzando una Congregazione di religiosi per le Americhe e un gruppo di sacerdoti diocesani, e Bonomelli per l’Europa e l’Asia minore”, ricorda Perego.
In una Conferenza al Convegno dell’Opera dei Congressi di Ferrara, nel 1899 il vescovo Scalabrini affermava: “Emigrano i semi sulle ali dei venti, emigrano le piante da continente a continente portate dalle correnti delle acque, emigrano gli uccelli e gli animali, e, più di tutti emigra l’uomo, ora in forma collettiva, ora in forma isolata, ma sempre strumento di quella Provvidenza che presiede agli umani destini e li guida, anche attraverso le catastrofi, verso la meta ultima, che è il perfezionamento dell’uomo sulla terra e la gloria di Dio ne’ cieli”. L’emigrazione, chiosa Perego, “è una costante nella storia e nella vita dell’uomo di ieri e di oggi” e “il vescovo Scalabrini vede poi nella dispersione geografica degli individui e dei popoli il lento cammino della storia umana verso l’unità di una sola famiglia: ‘si va maturando quaggiù un’opera ben più vasta, ben più nobile, ben più sublime: l’unione in Dio per Gesù Cristo di tutti gli uomini di buon volere”. “Una sola famiglia umana, un mondo fraterno è il cammino che ci indica oggi il Magistero della Chiesa, in particolare l’enciclica Fratelli tutti di papa Francesco – osserva mons. Perego. E conclude: “Se la Santa Cabrini è stata proclamata la Madre degli emigranti, Scalabrini Santo può essere considerato il Padre degli emigranti: una madre e un padre che accompagnano anche il cammino dei migranti di oggi”.