“A prescindere dei contenuti che emergeranno dalla lettura delle sintesi, le esperienze ascoltate o vissute mostrano una Chiesa viva, bisognosa di autenticità, guarigione e che anela sempre più a essere comunità che celebra e annuncia la gioia del Vangelo, imparando a camminare e a discernere insieme”. Lo ha detto il card. Mario Grech, segretario generale della Segreteria generale del Sinodo, intervenendo oggi, in sala stampa vaticana, nella conferenza stampa di presentazione della seconda tappa del processo sinodale: la fase continentale del Sinodo sulla Sinodalità, sul tema “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione”. “Per capire il processo sinodale, bisogna pensare a una circolarità feconda di profezia e discernimento”, ha osservato il cardinale. Che ha aggiunto: “La certezza su ciò che lo Spirito dice alla Chiesa si ha unicamente con il sentire insieme, anzi il consentire, il convergere nella fede del Popolo di Dio, che avviene attraverso l’ascolto gli uni degli altri”.
Soffermandosi sul “principio di circolarità”, il card. Grech ha spiegato le prossime fasi della consultazione, prima tra tutte la restituzione alle Chiese, che si attuerà nei prossimi mesi. “Con i risultati della consultazione del Popolo di Dio e del discernimento delle Conferenze episcopali, la Segreteria del Sinodo sarà in grado di elaborare un Documento di Sintesi che sarebbe potuto diventare l’instrumentum laboris per la fase assembleare che si celebrerà a Roma. Invece, l’inserimento di un livello continentale è stato voluto per garantire ancora di più il rispetto della consultazione del Popolo di Dio. Per evitare che i vari passaggi possano impoverire ciò che lo Spirito ha detto alle Chiese nella consultazione, è stato pensato questo ulteriore momento di discernimento, nel quale le Assemblee continentali sono chiamate a rileggere il Documento prodotto dalla Segreteria del Sinodo, indicando se esprima effettivamente l’orizzonte sinodale emerso nelle Chiese particolari di quel continente”.