“Non c’è tempo da perdere e non possiamo aspettare le elezioni e il nuovo Governo ma bisogna intervenire subito sui rincari dell’energia a famiglie e imprese che mettono a rischio una filiera agroalimentare che dai campi alla tavola vale 575 miliardi di euro, quasi un quarto del Pil nazionale, e vede impegnati ben 4 milioni di lavoratori in 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio”. È l’allarme lanciato dal presidente della Coldiretti Ettore Prandini in riferimento all’esplosione dei costi dell’energia che stanno mettendo in ginocchio aziende e consumatori, nel sottolineare la necessità di un impegno diretto dell’attuale Governo per affrontare l’emergenza.
“Così non possiamo andare avanti e non ci possiamo permettere di aspettare i tempi lunghi della politica – spiega Prandini – anche perché si concentrano proprio in questi mesi le produzioni agricole tipiche del Made in Italy e della Dieta Mediterranea con le loro lavorazioni per conserve, succhi e derivati: dagli ortaggi ai legumi, dal vino all’olio, dai salumi e prosciutti Dop ai formaggi, dal latte alla carne fino alla pasta, dalla frutta alle passate di pomodoro usate su tutte le tavole italiane e all’estero”. “Un crack alimentare, economico e occupazionale – continua Prandini – che trascinerebbe nel baratro anche la dieta mediterranea che ha garantito benessere, salute, lavoro e ha sostenuto all’estero quel cibo Made in Italy che adesso rischia di andare a sbattere per colpa dei rincari dell’energia e dei costi diretti e indiretti che devono sostenere le aziende”.