A un mese dalle elezioni politiche, il Sinodo delle Chiese metodiste e valdesi, riunite a Torre Pellice (Torino), esprime la sua preoccupazione rispetto alla tendenza alla radicalizzazione intesa come rifiuto del dialogo e demonizzazione dell’avversario politico e ha approvato oggi una mozione per esprimere una “preghiera per il bene della città” (Geremia 29).
Il Sinodo non si pronuncia nel merito del voto – come da sua tradizione laica e nel rispetto degli ambiti distinti tra Chiesa e Stato – e allo stesso tempo auspica per elettori ed elettrici, in particolar modo per i cristiani, che “la loro libera scelta nell’urna nasca da un responsabile discernimento”.
Infine, i valdesi, consapevoli che molte persone non votano perché senza cittadinanza, hanno chiesto di “favorire un allargamento del diritto di cittadinanza, nella consapevolezza che le scelte personali ricadono anche su chi non ha (ancora) il diritto di scegliere”.