Verrà inaugurata domani al Tempio votivo della pace, al Lido di Venezia, la “Sciarpa del mondo per la pace”, un’iniziativa internazionale e un’opera d’arte sociale promossa dall’artista italo-tedesca Sibilla Pavenstedt e dall’associazione Made auf Veddel, con il patrocinio della Regione Veneto, del Patriarcato di Venezia, del Comune di Venezia e del Centro tedesco di studi veneziani (ore 18.30).
La sciarpa è composta da 230 bandiere realizzate a mano da donne rifugiate di diverse nazionalità: simbolo espressivo di democrazia, diversità, inclusione e libertà. Il progetto, avviato ad Amburgo nel 2015, ha già raccolto unanimi consensi a livello internazionale. Dopo le prime edizioni realizzate sulle facciate di importanti monumenti nordeuropei, l’opera verrà realizzata per la prima volta in Italia, al Tempio votivo di Venezia Lido. Il Tempio votivo, voluto nel 1917 dal cardinale La Fontaine, allora patriarca di Venezia e progettato dall’architetto Giuseppe
Torrse, è dedicato a S. Maria Immacolata in segno di gratitudine dei veneziani per la protezione che la Vergine aveva esercitata durante i bombardamenti della prima guerra mondiale. Restaurato nel 2019, il Tempio ospita le spoglie di più di tremila caduti delle due Guerre, nonché quelle dell’eroe Nazario Sauro.
Ispiratrice e realizzatrice del progetto sociale Weltschal è la stilista ed artista Sibilla Pavenstedt, che dal 2008 guida il programma dell’associazione “Made auf Veddel”. Il progetto prende il nome dal quartiere di Amburgo divenuto un modello di inclusione sociale ed al tempo stesso di rispetto per le tradizioni artigianali. La Pavenstedt, che è italo-tedesca (la mamma è nata a Trieste) racconta con orgoglio i successi già ottenuti con la sua Sciarpa del mondo: “La prima installazione è stata realizzata sulla facciata del municipio di Amburgo, poi le edizioni di San Pietroburgo, Brema, Colonia, sempre in nome della pace. In occasione del vertice del G20 di Amburgo abbiamo ricevuto un invito negli Usa direttamente dal sindaco Bill de Blasio di New York. E ora siamo per la prima volta in Italia: iniziamo daVenezia, città che amo molto, il luogo ideale perché ha un’anima multiculturale e inclusiva; da qui lanceremo un messaggio di pace a tutto il pianeta”.