“Essendo nel venticinquesimo anniversario della pubblicazione della lettera enciclica di Giovanni Paolo II Redemptoris Mater e nel pieno del cammino sinodale richiesto da Papa Francesco, profondamente segnati e spiritualmente provati dal tempo trascorso caratterizzato dall’emergenza sanitaria e dai venti di guerra che nuovamente sembrano risollevarsi in Europa”, mons. Francesco Oliva, vescovo di Locri-Gerace, ha indetto dal 2 settembre prossimo fino al 2 settembre 2023 l’Anno mariano “da vivere in tutta la nostra Chiesa come cammino sinodale verso il giubileo dell’Anno del Signore 2025”. È quanto si legge in un decreto reso dalla cancelleria della diocesi calabrese e rivolto ai presbiteri, ai diaconi, ai seminaristi, ai religiosi e a tutto il popolo di Dio che è in Locri-Gerace. “Considerando attentamente la profonda devozione e pietà mariana della nostra gente, e soprattutto la venerazione tributata al simulacro della B.V. Madre del Divin Pastore o della Montagna nel nostro santuario diocesano di Polsi in San Luca”, mons. Oliva intende “coronare un percorso di rinnovamento, purificazione, ripresa del culto e rilancio di questo antichissimo luogo sacro e con ciò corroborare l’autentica pietà mariana della nostra gente, nonché vivere un tempo pastoralmente fecondo per la purificazione della stessa da quegli elementi folkroristici che talvolta la deturpano e la sviano”. L’Anno mariano inizierà il 2 settembre con il solenne atto di incoronazione del simulacro della Beata Vergine venerata nel santuario di Polsi che, per l’intero anno, verrà portata in peregrinatio nei luoghi della diocesi, un’“opportunità pastorale per il rinnovamento della pietà mariana e della devozione popolare e come vero e proprio percorso annuale del nostro cammino sinodale”.