(Da Rimini) Il presidente Draghi “ci ha parlato delle tante sfide che ci attendono ma ha anche lanciato un messaggio di speranza e di verità. Non ci ha voluto illudere, ha parlato con chiarezza e per questo motivo è credibile”. Così Bernard Scholz, presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia dei popoli, commenta al Sir l’intervento del premier uscente oggi al Meeting.
“Ha detto che siamo in grado di affrontare queste sfide e che l’Italia ce la farà anche questa volta. Quando ci sono grandi sfide gli italiani sanno affrontarle con coraggio e concretezza”. Riferendosi al tema del Meeting, “Una passione per l’uomo”, Scholz ha riferito di essere rimasto colpito dal passaggio in cui Draghi invoca “la partecipazione di tutti che è poi il messaggio di questo Meeting. Esiste una passione per l’uomo, non è per caso che siamo su questa terra. Abbiamo una vocazione che è quella di trovare noi stessi essendo utili per il mondo”. Da qui certezza del premier che “l’Italia ce la farà con qualunque Governo ponendo la sua fiducia nel popolo italiano. Credo che l’Italia abbia dimostrato durante l’arco della storia che anche in situazioni governative complicate è riuscita sempre a restare una nazione di alto livello, competitiva e che guarda avanti. Draghi – ha aggiunto il presidente Scholz – ci ha anche ricordato che l’Italia ha bisogno dell’Europa e l’Europa ha bisogno dell’Italia. Credo che sia un messaggio importante. Se perdiamo questa consapevolezza non saremo in grado di affrontare i problemi”. Circa la calorosa accoglienza riservata dal popolo del Meeting a Draghi e, ieri, ai leader di partito, in particolare a Giorgia Meloni, come i media hanno voluto evidenziare, Scholz non ha dubbi: “Credo sia fuorviante legare gli applausi alle intenzioni di voto. Se andiamo ad ascoltare gli interventi di ieri dei capi dei partiti è facile costatare che gli applausi erano diretti non tanto alle persone quanto ai contenuti espressi. Tutti, in questo senso, hanno ricevuto applausi quando hanno affrontato i temi indicati nelle domande rispondendo con serietà e con lungimiranza. Ero presente e faccio fatica capire queste classificazioni degli applausi rispetto ai singoli leader”.