Si intitola “‘Mai avrei immaginato – Sorpresa di Dio per l’uomo di oggi” la serata dedicata al pensiero, alla spiritualità e all’insegnamento di Albino Luciani, vescovo, patriarca e Papa, che si terrà domani, giovedì 25 agosto, alle 21, al Museo Albino Luciani di Canale d’Agordo (Bl). Il titolo dell’evento, in vista della beatificazione di Luciani in Vaticano il 4 settembre, si ispira all’espressione del Papa appena eletto, quando rivolse il suo primo saluto alla folla di piazza San Pietro.
La serata sarà una conversazione tra il sacerdote bellunese Davide Fiocco, direttore della nuova collana delle Edizioni Messaggero Padova (Emp) ispirata a Papa Giovanni Paolo I, nonché coautore della Positio, e Patrizia Luciani, omonima del Pontefice, ma senza legami di parentela con lui, autrice di uno dei volumi della collana. Introdurrà Loris Serafini, direttore della Fondazione Papa Luciani. A moderare l’incontro Alberto Vela, responsabile della casa editrice francescana di Padova. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti, nel rispetto delle normative sanitarie vigenti al momento dell’evento.
La nuova collana Emp intitolata “Io sono polvere” propone in brevi volumi l’insegnamento, il pensiero e la spiritualità di “Albino Luciani – Giovanni Paolo I”. Si tratta di libri semplici e piacevoli, com’era lo stile di Luciani, basati su una seria ricostruzione storiografica. “Tracce di attualità” è il volume che inaugura la collana. È scritto dallo stesso Fiocco – che è anche membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I – con l’intento di evidenziare alcuni spunti di attualità dell’indimenticata figura di Giovanni Paolo I. Il secondo volume, “L’operaio ha diritto alla sua mercede” di Patrizia Luciani, analizza il tema del lavoro negli scritti di Albino Luciani, da quando era vescovo al suo brevissimo pontificato.
Il rapporto di affetto tra la casa editrice Messaggero e Albino Luciani è di lunga data. Nei primi anni Settanta fu padre Francesco Saverio Pancheri, direttore del “Messaggero di sant’Antonio”, a proporre all’allora patriarca di Venezia una collaborazione giornalistica, assunta con evidente intento pastorale. Sulle colonne del mensile antoniano, dal maggio 1971 al dicembre 1974, Luciani scrisse un’originalissima serie di lettere immaginarie a personaggi storici e mitici di tutti i tempi e luoghi, dando corpo a un’analisi tutt’altro che superficiale di quegli anni difficili e tortuosi, con stile gradevolissimo e sottile ironia. Queste lettere confluirono nel gennaio 1976 nella prima edizione di “Illustrissimi” pubblicata dalle Edizioni Messaggero Padova. Fu subito un successo, tanto che seguirono ristampe e nuove edizioni, l’ultima nel 2017. Quella dell’ottobre 1978 era stata rivista personalmente, alcuni giorni prima della morte, dall’autore ormai divenuto Papa, che vi aveva apportato alcune correzioni. Vasta la fortuna editoriale del libro anche nel mondo con diverse traduzioni: in inglese, francese, tedesco, spagnolo, catalano, olandese, portoghese, slovacco, cinese, ungherese, polacco, maltese, indonesiano, sloveno, giapponese, croato. Nel 1980 venne pubblicata anche una riproduzione in braille.