E’ stato assegnato ad Angela Merkel, ex cancelliera federale tedesca, il Félix Houphouët-Boigny Peace Prize dell’Unesco 2022 “in riconoscimento dei suoi sforzi per accogliere i rifugiati”. “Tutti i membri della giuria sono stati toccati dalla sua coraggiosa decisione nel 2015 di accogliere più di 1,2 milioni di rifugiati, in particolare provenienti da Siria, Iraq, Afghanistan ed Eritrea. Questa è l’eredità che lascia”, ha affermato il presidente della giuria, il premio Nobel per la pace 2018 Denis Mukwege. “La sofferenza è universale, ecco perché anche le soluzioni fornite alla sofferenza devono essere universali. Costruire la pace significa aprire le porte a coloro che soffrono. La decisione della giuria ci ha ricordato che il modo in cui trattiamo migranti e rifugiati è una questione critica”, ha sottolineato Audrey Azoulay, direttore generale Unesco.
La giuria ha inoltre assegnato una menzione d’onore a Julienne Lusenge per il suo impegno nei confronti delle donne vittime di violenze sessuali. Nota per il suo lavoro nel Nord Kivu nella Repubblica democratica del Congo, Lusenge ha denunciato l’uso dello stupro come “arma di guerra” ed è una strenua paladina dei diritti delle donne. A breve verranno annunciati data e luogo della cerimonia di consegna.
Creato nel 1989, questo Premio annuale onora un individuo, un’istituzione o un ente pubblico o privato che ha contribuito in modo significativo alla promozione, ricerca, salvaguardia o mantenimento della pace, in conformità con la Carta delle Nazioni unite e la Costituzione dell’Unesco. Lo hanno ricevuto personalità di fama mondiale, tra cui Nelson Mandela e Frederik W. De Klerk.