Una reliquia di san Óscar Arnulfo Romero è stata intronizzata ieri nella cappella della nuova sede del Consiglio episcopale latinoamericano (Celam), a Bogotá. L’Eucaristia è stata presieduta da mons. Jorge Eduardo Lozano, segretario generale dell’organismo.
L’arcivescovo ha spiegato che gli altari hanno solitamente le reliquie dei santi e, ove possibile, dei martiri, evocando un’antica tradizione cristiana secondo la quale la celebrazione eucaristica dovrebbe svolgersi sulla tomba dei martiri. In questo caso si tratta di un evento spirituale di grande importanza per una cappella che è stata appena benedetta e che appartiene a un corpo di comunione episcopale, composto per lo più da vescovi e la cui missione è accompagnare il lavoro pastorale delle 22 Conferenze episcopali di America Latina e Caraibi. “Tutti i vescovi sono chiamati ad essere testimoni di Gesù e la testimonianza più grande è accompagnarlo nella donazione della vita – ha fatto notare mons. Lozano -. Mons. Romero è stato minacciato di morte in diversi momenti del suo ministero, ma è stato più forte il valore della sua missione profetica, sacerdotale, missionaria e di carità, rispetto alla preoccupazione per la propria vita. Era un vescovo che difendeva la verità, era al fianco dei più umili e sempre pronto a promuovere il dialogo”.
L’altare della cappella della nuova sede del Celam conterrà una reliquia di primo grado del martire che, secondo la comunicazione ufficiale firmata da mons. José Luis Escobar Alas, arcivescovo di San Salvador, è rappresentata in un pezzo di telo con il quale il 24 marzo 1980 il corpo di mons. Romero fu coperto nel “Policlinico Salvador”. La reliquia è stata prelevata da quel pezzo di stoffa e consiste in una goccia del sangue del martire.