(da Rimini) Cittadini ed esponenti della società civile in campo per promuovere “un’alleanza trasversale e inclusiva per connettere movimenti sociali, esperienze civiche, energie imprenditoriali, risorse intellettuali e morali, i partiti riformisti nazionali e le migliori esperienze politiche locali”. È quanto si propone la rete NextEconomia, che raduna Comuni, scuole, aziende, volontariato, enti del Terzo sSettore, con un appello presentato oggi al Meeting di Rimini. “Siamo consapevoli sia della rilevanza e dell’eccezionalità di questa fase storica, che dei rischi connessi a questo delicato passaggio verso le prossime elezioni, per questo – si legge nell’appello – vogliamo a nostro modo scendere in campo ed essere protagonisti di questa stagione rendendo chiara e manifesta le nostre proposte, invitando così le forze politiche ad una competizione virtuosa”. La crisi e le settimane di campagna elettorale “rischiano da una parte di alimentare odio, rabbia e conflitti partigiani tra i più militanti e dall’altra di spingere ai margini le persone ragionevoli e sensibili generando disaffezione e rassegnazione. Per questo sentiamo l’urgenza di promuovere, un’alleanza trasversale e inclusiva per connettere movimenti sociali, esperienze civiche, energie imprenditoriali, risorse intellettuali e morali, i partiti riformisti nazionali e le migliori esperienze politiche locali”. Un luogo politico “di relazioni inclusive e di pensiero in cui poter sognare e guardare lontano come Paese insieme a quelle aree politiche del mondo che scommettono sulla pace e i diritti umani, dove le tensioni sociali vengano ricomposte con scelte concrete. In questa ora della storia occorre essere forti e lucidi. La mèta è (ri)partire. Ciascuno porti il proprio mattone per costruire la casa comune. La classe politica ha bisogno di nuove persone competenti e coraggiose, capaci di liberare speranza e sogni”. I promotori dell’appello esortano tutti i cittadini ad andare a votare il 25 settembre “senza ordini di scuderia e con libertà di coscienza, da persone libere quali siamo, non rinunciando a collaborare con chi, in modo credibile, riteniamo si avvicinerà di più all’idea di Paese per cui ci impegniamo ogni giorno attraverso le nostre attività e su cui crediamo fermamente si giochi il futuro del nostro Paese”. “Vogliamo chiedere ai politici un ripensamento del ruolo dei partiti: se non si parte dalla società, non se ne possono capire i bisogni e anziché un dialogo sui punti reali viene fuori soltanto una rissa permanente”, ha affermato Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la sussidiarietà, presente al Meeting di Rimini, commentando l’appello che sarà presentato il 6 settembre alle forze politiche. “Viviamo un momento politico e sociale delicato – ha concluso Vittadini – con una campagna elettorale in piena estate e un voto politico per la prima volta a settembre: ma il nostro appello alla società civile non vuole ridursi al solo momento elettorale, richiamando invece i partiti a una comune responsabilità evitando la pura contrapposizione politica”.