“Niente come la guerra in Ucraina ci ricorda che viviamo in un tempo di incertezza e di fragilità”. Così il commissario europeo per gli Affari economici, Paolo Gentiloni, è intervenuto al Meeting di Rimini (20-25 agosto), in un incontro dal titolo “Europa e futuro”. Incertezza e fragilità che sono state vissute da tanti durante la pandemia e che hanno rappresentato una maggiore “fragilità” anche per la democrazia. “L’Europa, che è nata dal rifiuto della guerra, ma quel rifiuto non è mai definitivo – ha spiegato il Commissario – può costituire un antidoto all’incertezza e alla fragilità. Il futuro potrebbe essere un nuovo umanesimo europeo, come indicato da papa Francesco”. Gentiloni ha elencato alcune sfide dei prossimi anni: “Sfida climatica e dimensione sociale, tenerle insieme non sarà facile”, poi ancora “il salario minimo e il sostegno alla cassa integrazione che ha permesso a tanti lavoratori di non perdere il posto di lavoro durante la pandemia”. Inoltre, la dimensione dei diritti e delle libertà. “Sarà importante – ha rimarcato Gentiloni – vincere la sfida di oggi con un’inflazione alta, la crescita economica che rallenta e costi energetici insopportabili per le famiglie e i più fragili. Per questo occorre prendere misure temporanee e mirate e aiutare chi ha più bisogno. Dobbiamo usare quello che abbiamo, a cominciare dal Next Generation Eu, per sostenere gli investimenti. Il successo del piano straordinario europeo dipenderà in gran parte da ciò che realizzerà l’Italia”. Gentiloni ha ricordato David Sassoli, compianto presidente dell’Europarlamento e ringraziato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, per il videomessaggio inviato al Meeting. Citazione anche per l’ex cancelliere tedesco Helmut Kohl: “A ciascuna generazione tocca il compito di evitare il ritorno degli spiriti del male”.