Dal 24 agosto 2021 al 17 agosto 2022 sono stati segnalati 983.271 casi di reinfezione, pari a 5,8% del totale dei casi notificati nello stesso periodo. Nell’ultima settimana la percentuale di reinfezioni sul totale dei casi segnalati risulta pari a 12,94%, in lieve diminuzione rispetto alla settimana precedente (13,44%). Sono alcuni dei dati contenuti nel report esteso “Covid-19: sorveglianza, impatto delle infezioni ed efficacia vaccinale” diffuso dall’Istituto superiore di sanità.
Nel documento viene evidenziato che dall’ultima indagine rapida sulla prevalenza e distribuzione delle varianti di Sars-CoV-2 di interesse per la sanità pubblica in Italia, condotta il 2 agosto 2022 dall’Iss e dal ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler, è emerso che la variante Omicron risulta avere una prevalenza stimata al 100%. La sottovariante BA.5 è ampiamente predominante, con una prevalenza a livello nazionale pari a 90,8% (75,5% nell’indagine precedente, del 5 luglio 2022). La prevalenza di BA.5 è elevata in tutte le Regioni/PA, con un range compreso fra il 76,5% e il 100%.
Per quanto riguarda l’efficacia del vaccino nel periodo di prevalenza Omicron (a partire dal 3 gennaio 2022) nel prevenire la diagnosi di infezione da Sars-CoV-2 è pari al 34% entro 90 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, 24% tra i 91 e 120 giorni, e 44% oltre 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale mentre è pari al 46% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster. Rispetto a prevenire casi di malattia severa, l’efficacia del vaccino è pari al 65% nei vaccinati con ciclo completo da meno di 90 giorni, 66% nei vaccinati con ciclo completo da 91 e 120 giorni, e 69% nei vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 120 giorni mentre è pari all’84% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster.