Yemen: Save the Children, nell’ultima settimana di tregua uccisi o feriti 38 bambini, il numero più alto in un periodo così breve degli ultimi due anni

Nell’ultima settimana di tregua mediata dalle Nazioni Unite, la recrudescenza della violenza in Yemen ha portato all’uccisione o al ferimento di 38 bambini, il numero più alto di minori colpiti in una settimana dall’inizio del 2020. “Un terribile promemoria di ciò a cui vanno incontro i bambini senza una cessazione completa delle ostilità”. È quanto denuncia oggi in un comunicato Save the Children. L’aumento della violenza armata nell’ultimo mese di tregua in Yemen ha provocato 232 vittime civili, tra cui 57 bambini. L’ultima settimana di luglio è stata la più sanguinosa degli ultimi anni con oltre 65 vittime civili di cui 38 sono bambini. La tregua, che scade oggi, ha rappresentato dal suo inizio, nel mese di aprile, un cambiamento particolarmente positivo per i bambini in Yemen, con un calo del 53% dei civili colpiti rispetto ai quattro mesi precedenti la sua entrata in vigore. Nello stesso periodo, i bambini feriti o uccisi sono diminuiti del 30%, scendendo a 120. Save the children fa notare come la tregua ha anche segnato passi importanti, tra cui la riapertura dell’aeroporto di Sana’a per i voli civili, l’ingresso di navi per le forniture di carburante nel porto di Hodeidah e la cessazione della violenza per i bambini che hanno potuto festeggiare serenamente l’Eid per la prima volta in sette anni. Tuttavia, con l’avvicinarsi della fine della tregua, il numero di civili colpiti segnalati a luglio è aumentato del 52%. “Le parole non riescono a descrivere tutte le sofferenze e difficoltà che i bambini in Yemen hanno dovuto sopportare negli oltre sette anni di questa guerra spietata, che ha avuto un impatto terribile sulle loro vite e sul futuro del loro Paese”, afferma Rama Hansraj, direttore per lo Yemen di Save the children. “Ad aprile, tutti erano entusiasti della notizia della tregua e la proroga di giugno aveva fatto sperare in una risoluzione a lungo termine del conflitto. Tuttavia, la notizia della scorsa settimana di un così forte aumento delle vittime civili ci ha ricordato che i bambini sono ancora lontani dall’essere al sicuro finché la guerra non sarà ufficialmente finita”. Save the children – presente in Yemen dal 1963 con programmi di istruzione e protezione dell’infanzia – condanna i continui attacchi ai bambini ed esorta le parti in conflitto a fare tutto ciò che è in loro potere per proteggere i bambini in linea con il Diritto internazionale umanitario e il Diritto internazionale dei diritti umani.

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