“Promuovere un’alleanza trasversale e inclusiva per connettere movimenti sociali, esperienze civiche, energie imprenditoriali, risorse intellettuali e morali e le migliori esperienze politiche locali”. È l’invito contenuto in un appello di esponenti della società civile in vista delle prossime elezioni politiche. “La crisi e le settimane di campagna elettorale che ci aspettano – si legge nel testo, rilanciato dal quotidiano Avvenire – rischiano da una parte di alimentare odio, rabbia e conflitti partigiani tra i più militanti e dall’altra di spingere ai margini le persone ragionevoli e sensibili generando disaffezione e rassegnazione”. Di qui la proposta di “un’alleanza trasversale e inclusiva per connettere movimenti sociali, esperienze civiche, energie imprenditoriali, risorse intellettuali e morali e le migliori esperienze politiche locali”: “Un luogo politico di relazioni inclusive e di pensiero in cui poter sognare e guardare lontano come Paese insieme a quelle aree politiche del mondo che scommettono sulla pace e i diritti umani, dove le tensioni sociali vengano ricomposte con scelte concrete”. “Occorre costruire qualcosa di più grande, che recuperi la fiducia, ormai perduta, dei cittadini”, la tesi dei firmatari del documento, secondo i quali “la politica deve essere pensata nelle forme del terzo millennio, abbandonando schemi e procedure novecentesche, ormai morte per sempre. In questa ora della storia occorre essere forti e lucidi. La mèta è (ri)partire. Ciascuno porti il proprio mattone per costruire la casa comune. La classe politica ha bisogno di nuove persone”.