“Qualsiasi potenziale danno a Zaporizhzhia è un suicidio”. Lo ha detto ieri a Leopoli il segretario generale Onu Antonio Guterres, alla conferenza stampa con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente turco Recep Tayyp Erdogan. Per il segretario Onu “il buon senso deve prevalere per evitare qualsiasi azione che possa mettere in pericolo l’integrità fisica o l’incolumità dell’impianto nucleare”. Quell’area “deve essere smilitarizzata”. Di qui, ha sottolineato, l’urgenza di “un accordo per ristabilire Zaporizhhia come infrastruttura puramente civile e per garantire la sicurezza dell’area”. In stretto contatto con l’Aiea, “il Segretariato delle Nazioni unite ha valutato che in Ucraina abbiamo la capacità logistica e di sicurezza per supportare qualsiasi missione Aiea presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia da Kiev, a condizione che Russia e Ucraina siano d’accordo”.
Guterres ha quindi espresso soddisfazione per “l’accordo senza precedenti” sul cibo. “In meno di un mese 21 navi sono partite dai porti ucraini e 15 navi sono partite da Istanbul per l’Ucraina per fare il pieno di grano e altre forniture alimentari. Mentre parliamo oltre 560mila tonnellate di grano e altri alimenti degli agricoltori ucraini stanno arrivando ai mercati di tutto il mondo”. Tuttavia, ha osservato, “il cuore del problema che ci porta qui rimane la guerra. Come ho affermato più e più volte, questa invasione è una violazione dell’integrità territoriale dell’Ucraina e della Carta delle Nazioni Unite. La guerra ha portato innumerevoli morti, massicce distruzioni e sfollamenti e drammatiche violazioni dei diritti umani. La gente ha bisogno di pace”.