“Il nostro mondo continua a essere scosso da conflitti violenti e disastri naturali distruttivi che spesso fanno precipitare le comunità locali in crisi umanitarie. Salutiamo tutti coloro che lavorano in prima linea, che rischiano costantemente la vita per salvare gli altri e ridurre la sofferenza umana”. In occasione della Giornata mondiale dell’aiuto umanitario, l’Alto rappresentante Ue Josep Borrell e il commissario Janez Lenarčič rilasciano una dichiarazione congiunta in cui si legge: “Nel 2022 gli attacchi agli operatori umanitari hanno portato alla morte di 40 di loro; 136 operatori umanitari sono stati rapiti e 68 sono rimasti feriti”. “Le regole di guerra sono chiare. I civili, compreso il personale medico e gli operatori umanitari, devono essere sempre protetti e mai presi di mira”. L’invasione russa “non solo ha portato a un grande bisogno umanitario in Ucraina, ma ha anche avuto conseguenze drammatiche in tutto il mondo. Le persone più colpite dall’aumento dei prezzi e dalla carenza di cibo sono quelle il cui accesso al cibo è già stato ostacolato da conflitti, cambiamenti climatici e dagli effetti della pandemia di Covid-19”.
Borrell e Lenarčič aggiungono: “Le persone in Sud Sudan, Etiopia, Somalia, Nigeria, Yemen e Afghanistan sono a rischio di carestia, mentre molti altri Paesi devono affrontare una grave insicurezza alimentare. L’Ue ha notevolmente aumentato i suoi finanziamenti per affrontare la crisi alimentare mondiale e invitiamo la comunità internazionale dei donatori a fare lo stesso. È così che noi, come donatori, possiamo sostenere gli sforzi disinteressati degli operatori umanitari per portare cibo, assistenza sanitaria e riparo — e speranza — alle comunità più vulnerabili del mondo”.