Grazie alla collaborazione della Comunità di Sant’Egidio di Genova è stato inaugurato alcuni giorni fa a Balaka, in Malawi, “L’asilo di Alice”, così chiamato in memoria di Alice Mazzarello giovane ragazza genovese scomparsa prematuramente un anno fa a causa di un grave tumore. “Alice amava molto i bambini”, spiega Maria Haupt, pediatra e membro della Comunità tornata da pochi giorni dall’Africa. “Dopo la scomparsa della figlia – ha aggiunto – la famiglia di Alice si è trovata di fronte a un bivio: chiudersi nel dolore oppure cogliere l’occasione per fare del bene”. Ed è così che, grazie, all’interessamento dei volontari della comunità e alle donazioni di tanti amici e parenti è stato possibile raccogliere alcune decine di migliaia di euro necessarie per avviare e terminare i lavori. All’inaugurazione erano presenti più di 200 persone tra bambini, famiglie, capo villaggio, diocesi e i membri della comunità di Sant’Egidio di Balaka e Genova. “L’asilo sorge nel distretto di Mpzeni uno dei più poveri della città – ha aggiunto Haupt – sarà totalmente gratuito e ai bambini verranno forniti colazione e pranzo cinque giorni a settimana e questo è un aspetto fondamentale in questo momento di grande povertà dovuta alla crisi da Covid-19 e alla guerra in Ucraina”. “La struttura – ha aggiunto la pediatra – sorge in una zona molto popolosa nella quale non ci sono altri asili. Potrà ospitare 50 bambini, dai 3 ai 5 anni, che avranno quindi maggiori possibilità di continuare un percorso istruzione perché in Malawi chi va all’asilo ha più chance di andare avanti negli studi”. Nella struttura lavoreranno persone del luogo: due maestre oltre al personale ausiliario e agli addetti alla cucina. L’asilo si aggiunge alla casa per anziani già attivata da alcuni anni grazie alla Comunità di Sant’Egidio. Attualmente è gestita da volontari locali della Comunità ed ospita alcune persone senza fissa dimora.