Politica: associazione Nuova Camaldoli, “nasca un nuovo movimento popolare per tutelare la Costituzione”

“Un forte richiamo alle forze politiche ad utilizzare con oculatezza le risorse del Pnrr per lo sviluppo del Paese e a rispettare lo spirito della Costituzione senza forzature sul Quirinale né fughe in avanti” arriva da un folto gruppo di attivisti e intellettuali cattolici raccolti intorno all’associazione Nuova Camaldoli. Nella lettera, sottoscritta da oltre 100 firmatari e pubblicata nei giorni scorsi da Avvenire, si rilancia anche “la proposta di dar vita ad un nuovo movimento popolare per rinvigorire la democrazia parlamentare”. “In questo periodo storico in cui il distacco tra la classe politica e il Paese reale è sempre più ampio, mentre sembra prevalere solo chi alza la voce soffiando sulle fiamme delle angosce e del caos, occorre trovare forze nuove, che si ispirino ai valori della Costituzione e che sappiano trovare risposte concrete alle urgenze economiche, sociali e ambientali”. È sulla base di questa convinzione che nasce la proposta di Nuova Camaldoli di “costruire uno spazio di confronto, dove i cittadini possono dialogare e rafforzare il proprio spirito di coesione sociale e politica”. Un vero e proprio “movimento dal basso” da cui “possa nascere un nuovo soggetto capace di interloquire con i partiti, nelle scelte politiche e durante la fase elettorale, e di riportare alle istituzioni le esigenze della società civile”. Un progetto che dia voce alle “energie positive della solidarietà laica e religiosa, delle imprese, e che sappia approfittare delle spinta creativa delle nuove generazioni”. L’appello è rivolto a tutti i cittadini di ogni estrazione sociale e culturale, ma anche alle associazioni e ai movimenti laici e religiosi, che, pur partendo da sensibilità culturali diverse, “sappiano riconoscersi nei principi cardine della nostra Carta Costituzionale”. Il movimento popolare che sta nascendo può creare “i presupposti per riavvicinare i cittadini alla politica e, se i numeri lo consentiranno, creare un dialogo permanente per far sentire alle istituzioni e ai partiti la voce dei cittadini”. Nei prossimi mesi, le questioni più urgenti che dovranno essere affrontate riguardano “la corretta attuazione delle riforme del Pnrr, la crisi economica e sociale e quelle di più ampio respiro come la transizione ecologica e un impegno diplomatico per una pace giusta ed equa”. “Chiediamo a tutte le forze politiche che da oggi fino alle prossime elezioni, pur nella normale dialettica della campagna elettorale (che come ha ricordato il presidente Mattarella può essere spesso aspra e molto accesa), sappiano mettere da parte i propri interessi di parte e i propri facili slogan per far fronte a queste urgenze che colpiscono soprattutto la fascia più debole della società”.

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