Mercoledì 24 agosto alle ore 21 con una messa celebrata da mons. Luciano Monari, vescovo emerito di Brescia, la parrocchia di Canolo di Correggio ricorderà don Mario Grazioli a 50 anni dalla morte avvenuta il 24 agosto 1972. Sacerdote e parroco della stessa che nel luglio 1944 venne arrestato dalle SS e deportato nel campo di concentramento di Mauthausen prima e di Dachau dopo, marchiato con il numero di matricola 82382. Con lui fu arrestato e deportato anche don Enzo Neviani, mentre a Dachau condivise le sofferenze e le violenze con mons. Carlo Manziana, poi vescovo di Crema, che celebrò la messa in occasione del primo anniversario della sua morte. Don Grazioli era nato a Bagno il 27 ottobre 1904, ordinato sacerdote il 24 marzo 1928, ha svolto il suo ministero a Sesso, Roteglia, Sassuolo. Dal 1931 al 1940 fu direttore dell’Istituto Bellelli di Correggio, assumendo dal 1933 al 1936 l’incarico di economo spirituale sempre a Correggio. Dopo due anni trascorsi a Lanciano come direttore spirituale del locale Seminario, ricevette la nomina a parroco di Canolo.