Nella serata di martedì 9 agosto lo spazio antistante la chiesa madre di Santa Maria Maggiore di Morrone del Sannio è stato intitolato al benemerito vescovo di Larino, mons. Giovanni Andrea Tria (1726-1741).
A riferirlo è una nota di Giuseppe Mammarella, intervenuto alla cerimonia, diffusa oggi. La manifestazione è iniziata con un rito liturgico presieduto dal vescovo di Termoli-Larino, mons. Gianfranco De Luca, ed è continuata all’esterno col saluto del sindaco di Morrone del Sannio, Stefania Pedrazzi, e dello stesso mons. De Luca a cui hanno fatto seguito gli interventi del parroco, mons. Gabriele Tamilia, e di Mammarella che ha illustrato alcune note biografiche inedite legate al presule, oltre alla “scoperta”, nella suddetta chiesa, di un’opera, di piccole dimensioni, collocata sulla sommità dell’altare maggiore. Per ora di autore ignoto e raffigurante l’Ultima Cena, scrive Mammarella, “sulla destra, presenta un ‘vescovo orante’, straordinariamente somigliante al ritratto, di certo appartenente a mons. Tria, posto al centro in basso di una tela, di scuola napoletana del XVIII secolo, in cui è effigiata la Vergine col Bambino tra Santi”, che è possibile ammirare “a sinistra del presbiterio della chiesa madre di Casacalenda”. La conclusione della cerimonia è avvenuta con lo scoprimento da parte del sindaco e del vescovo della lastra marmorea che indica l’intitolazione del largo antistante la chiesa madre di Santa Maria Maggiore di Morrone del Sannio a mons. Tria che, conclude Mammarella, “tra i più notevoli vissuti nel Settecento, ha lasciato un’impronta davvero marcata in tutti i centri (e non solo) appartenenti all’antica e gloriosa diocesi di Larino”.