“Il metodo Montessori arriva all’interno di tre orfanotrofi boliviani per sviluppare le capacità e il potenziale dei minori accolti all’interno delle strutture”. L’iniziativa rientra tra i principali obiettivi del progetto “Dal nido: dalla nascita, l’identità, i diritti, e le opportunità”, cofinanziato dalla Commissione adozioni internazionali e coordinato da Aibi-Amici dei Bambini in partenariato con tutti gli enti autorizzati italiani operativi in Bolivia.
Due sono gli spazi attrezzati secondo il sistema educativo del bambino ideato da Maria Montessori già inaugurati. Il primo alla Paz, all’interno dell’orfanotrofio Niño Jesus, un secondo è stato inaugurato solo pochi giorni fa all’interno dell’orfanotrofio Gota de Leche, nella città di Oruro, mentre a breve sarà inaugurato un terzo spazio, sempre a la Paz, nell’orfanotrofio José Soria.
“Molti dei minori soli, abbandonati o in difficoltà familiare accolti all’interno degli orfanotrofi, presentano un ritardo nello sviluppo – evidenzia l’Aibi -. L’approccio Montessori offre l’opportunità di sviluppare le capacità e il potenziale dei piccoli ospiti della struttura”.
Obiettivo dell’iniziativa è quello “di fomentare l’autonomia del bambino in base alla fascia di età. Si tratta di un approccio innovativo per la Bolivia, dove l’educazione tradizionale, soprattutto negli orfanotrofi, prevede un approccio assistenziale fino ai 18 anni”.
Saranno circa 70 i minori ospiti dei tre centri coinvolti, ma il numero potrà subire variazioni determinate da processi di reinserimento familiare o di adozione.
L’inaugurazione degli spazi realizzati grazie al supporto di Amici dei Bambini, partner dei tre orfanotrofi boliviani, è stata anticipata da un’attività di formazione sulla metodologia Montessori. Finora, sono stati formati complessivamente 30 operatori dello staff tecnico-educativo dei centri, ma sono in fase di organizzazione altri incontri formativi per gli operatori delle istituzioni.
“Portare il metodo ideato da Maria Montessori all’interno degli orfanotrofi vuol dire introdurre una filosofia di ‘rispetto per il bambino’, che comporti la libertà di manifestare la propria spontaneità, rafforzi la possibilità di scegliere, insegni al bambino a diventare autonomo e ad autoregolamentarsi. Esperienze importanti per i minori ospiti degli orfanotrofi, che non sempre hanno la possibilità di essere ascoltati nell’espressione delle proprie volontà e che difficilmente imparano a scegliere”, evidenzia l’associazione.
L’introduzione del metodo Montessori all’interno degli orfanotrofi “ha trovato la piena collaborazione da parte delle istituzioni boliviane, le quali hanno donato gli spazi all’interno delle strutture e da parte della società civile, con il coinvolgimento e la formazione di alcuni volontari”.