Oltre 66mila tonnellate di assistenza in natura all’Ucraina da 30 Paesi tramite il meccanismo di protezione civile comunitario. La regia degli aiuti materiali giunti a Kiev, Leopoli e nel resto del Paese, si trova a Bruxelles. La mano tesa giunge dai 27 Paesi aderenti all’Unione – che coordina le forniture – e da altri tre Stati. E proprio a Bruxelles emergono alcuni elementi interessanti. L’assistenza fornita comprende infatti 180 ambulanze, 125 veicoli antincendio, 300 gruppi elettrogeni, 35 mezzi pesanti e 4 ponti di barche. “Questa è di gran lunga l’operazione più grande, più duratura e più complessa attraverso il meccanismo di protezione civile dell’Ue da quando è stato istituito nel 2001, con un valore stimato finora di oltre 425 milioni di euro”. A supporto di questa operazione, sono stati allestiti hub logistici in Polonia, Romania e Slovacchia, dove l’assistenza viene poi convogliata direttamente in Ucraina.
Non solo soldi e armi al Paese preso di mira da Putin. Il commissario per la gestione delle crisi, Janez Lenarčič, spiega: “Siamo tutti inorriditi dalle atrocità della Russia in Ucraina. Fornendo assistenza di emergenza, possiamo almeno alleviare l’immensa pressione sui sistemi di risposta alle emergenze dell’Ucraina. Oggi abbiamo raggiunto un traguardo importante: oltre 66mila tonnellate di aiuti materiali, coordinati tramite il meccanismo di protezione civile dell’Unione sono arrivate in Ucraina”. Lenarčič aggiunge: “Sono estremamente grato a ogni singolo Stato membro, insieme a Norvegia, Turchia e Macedonia del Nord, per aver offerto un aiuto che abbiamo poi incanalato nel modo più efficace attraverso il meccanismo. Questa solidarietà è la prova che l’Unione è con l’Ucraina non solo a parole, ma anche nei fatti”.
Una nota della Commissione specifica poi che il 15 febbraio l’Ucraina ha attivato il meccanismo di protezione civile dell’Ue in preparazione a un’emergenza su larga scala, che già si intravvedeva prima dell’avvio delle operazioni militari, avvenuto il 24 febbraio da parte dell’esercito russo. Da allora, il centro di coordinamento della risposta alle emergenze Ue “ha mantenuto stretti contatti con le autorità ucraine per determinare le esigenze specifiche e coordinare la risposta alla crisi”.
“Ancora oggi l’Ue continua a ricevere nuove offerte all’Ucraina dai suoi Stati membri. Le ultime offerte tramite il meccanismo includono letti ospedalieri e kit igienici dall’Austria, un’ambulanza e attrezzature mediche dalla Norvegia, attrezzature per rifugi dalla Finlandia, dispositivi di protezione individuale dalla Germania, medicinali dalla Cechia e Slovacchia, generatori di corrente dall’Italia e apparecchiature per la fornitura di energia da Francia”.