“La crisi del Covid-19 ha introdotto effetti di vasta portata sull’economia, con il trasporto aereo in particolare colpito duramente dal calo dei passeggeri. Le compagnie aeree e le imprese associate hanno ridotto di conseguenza il numero dei loro occupati, con i lavoratori più giovani particolarmente colpiti”. Lo attesta una indagine odierna di Eurostat. Nel primo trimestre del 2022, 325.600 persone erano impiegate nel settore del trasporto aereo nell’Ue. “Questo è il numero più basso registrato in 14 anni. In particolare, la diminuzione è attribuibile ai lavoratori di età compresa tra 15 e 39 anni (da 204.400 nel 1° trimestre 2008, a 121.400 nel 1° trimestre 2022; -83.000)”. Nel frattempo si registra un aumento, anche se più contenuto, dei lavoratori tra i 40 e i 64 anni (da 170.500 a 204.200; +33.700).
“Confrontando l’occupazione per sesso, nel primo trimestre del 2022 gli uomini costituivano il 58% della forza lavoro. Questo stesso saldo è stato registrato anche nel primo trimestre del 2008. La quota di uomini nel trasporto aereo è rimasta piuttosto stabile nel tempo”. Tuttavia, “mentre l’occupazione totale nel trasporto aereo nell’Ue è diminuita sia per gli uomini che per le donne durante la pandemia, gli uomini sono stati i primi colpiti nel secondo trimestre del 2020, portando a una quota di uomini pari al 53% nel secondo trimestre del 2020. Poi, nel terzo e quarto trimestre del 2020, le donne sono state le più colpite dalla pandemia”. Nell’intero periodo compreso tra il primo trimestre del 2019 e il primo trimestre del 2022, i maschi hanno rappresentato il 60% della diminuzione (-33.800 per le femmine contro -50.900 per i maschi).