Facendo eco alla risoluzione recentemente adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, in cui si dichiara che un ambiente pulito, sano e sostenibile è un diritto umano universale, il portavoce del Congresso per i diritti umani, Harald Bergmann (Paesi Bassi), ha espresso soddisfazione per questa decisione definita “storica” nel portale del Consiglio d’Europa. “Questo riconoscimento è una svolta cruciale che dimostra l’urgenza di un’azione collettiva, a ogni livello di governo, per proteggere il nostro ambiente e combattere il cambiamento climatico”, ha dichiarato, ricordando che il Congresso “ha costantemente difeso il ruolo essenziale e di primo piano svolto dalle autorità locali e regionali”.
“Il Congresso è convinto che un ambiente sano e sicuro sia una condizione preliminare indispensabile per garantire il godimento dei diritti umani e rappresenti una responsabilità condivisa. Il nostro obiettivo è una lettura in chiave ecologica della Carta europea dell’autonomia locale, ossia un’interpretazione delle sue disposizioni nella prospettiva della tutela ambientale, nonché il rafforzamento della posizione degli enti locali e regionali nel processo decisionale in materia ambientale”.
Il Congresso propone di elaborare un Protocollo addizionale alla Carta, destinato a garantire una governance locale in materia ambientale e a sensibilizzare gli enti locali e regionali. Inoltre, per aiutare gli enti territoriali e le loro amministrazioni, il Congresso sta preparando un 3° volume della collana dei Manuali sui diritti umani destinati agli eletti locali e regionali, dedicato all’ambiente e allo sviluppo sostenibile, che sarà pubblicato nell’ottobre 2022.