“Circa la metà del riso pavese rischia di andare perduto a causa della siccità. È la stima di Coldiretti Pavia diffusa lunedì 1° agosto, giorno in cui la stessa Coldiretti ha riunito a Mortara i parlamentari pavesi per una visita nelle risaie “bruciate” da una crisi idrica senza precedenti”. Lo si legge oggi su “Il Ticino” on line.
I parlamentari hanno incontrato una delegazione di Coldiretti Pavia guidata dal presidente Stefano Greppi e dal direttore Antonio Tessari, che insieme a numerosi agricoltori hanno visitato le risaie intorno a Zeme, una delle zone più colpite dalla crisi idrica che sta devastando le campagne. “Per quanto riguarda il riso abbiamo stimato una perdita nelle rese di circa il 50% – spiega Stefano Greppi –. I nostri tecnici hanno potuto valutare questa percentuale facendo una media provinciale, ma la situazione è molto a macchia di leopardo: ci sono zone dove il danno arriva vicino al 100%, altri dove invece è quasi trascurabile”.
Ma non solo le risaie stanno soffrendo a causa della crisi idrica, ci sono problemi anche per i cereali autunno-vernini e i vigneti dell’Oltrepò, la frutta e gli animali negli allevamenti. “La Coldiretti ha già messo a punto un documento per i prossimi 100 giorni del nuovo governo – dice il presidente di Coldiretti Pavia –. Cinque punti per gettare le basi di un’azione di sostegno e rilancio dell’agroalimentare made in Italy. Un documento che abbiamo distribuito oggi anche ai parlamentari pavesi”. Tra questi cinque punti programmatici c’è anche il piano invasi già messo a punto da anni da Coldiretti. “Serve un ulteriore sforzo da parte di tutti – afferma Greppi –. Facciamo appello a tutte le istituzioni affinché si possa trovare una soluzione per evitare la perdita totale di quanto finora gli agricoltori sono riusciti a salvare nonostante la grave crisi idrica in atto, e scongiurare così ulteriori diminuzioni nei raccolti già così duramente provati”.