Indulgenza plenaria, dal 10 al 17 luglio, in occasione del giubileo della venerabile Enrichetta Beltrame Quattrocchi, ultima figlia di Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi, la prima coppia nella storia della Chiesa a salire agli onori degli altari, nel 2001. A concederla è la Penitenzieria apostolica, su istanza di padre Massimiliano Noviello, postulatore delle cause dei santi. Alle consuete condizioni – confessione sacramentale, Comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Papa – i fedeli potranno usufruire dell’indulgenza plenaria a partire da domenica 10 luglio, nella solenne celebrazione presieduta dal card. Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle cause dei santi, nella basilica di Santa Prassede (ore 11), fino al 17 luglio. L’indulgenza – si legge nel decreto – potrà essere applicata in suffragio delle anime dei fedeli in Purgatorio, se visiteranno come pellegrini la basilica di Santa Prassede a Roma e parteciperanno ai riti giubilari, come anche presso le spoglie della venerabile Enrichetta, conservate nella stessa basilica, “impegnando un congruo spazio di tempo in pie considerazioni, concludendo con l’orazione domenicale, il Simbolo della Fede e le invocazioni della Beatissima Vergine Maria e della venerabile Enrichetta Beltrame Quattrocchi”. I vecchi, i malati, le monache e i monaci di clausura e tutti quelli che per un grave motivo non possono uscire di casa potranno conseguire lo stesso l’Indulgenza plenaria, “detestando ogni qualsivoglia peccato e con l’intenzione di soddisfare, appena sarà possibile, le tre consuete condizioni, partecipando spiritualmente alle celebrazioni giubilari, con le preghiere e i dolori propri o le difficoltà della propria vita offerti a Dio misericordioso”.