“Il pellegrinaggio è importante per i cristiani che vivono qui in Terra Santa, perché accogliendo i pellegrini si rendono conto che fanno parte di una Chiesa che è universale. Qui siamo una piccola minoranza, siamo meno del 2%, e quando i nostri cristiani vedono cristiani che da tutto il mondo vengono in questa Terra sentono di far parte di una grande famiglia, e questo è un grandissimo incoraggiamento per i cristiani locali”. Lo ha detto il Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, in un video diffuso oggi dal Christian Media Center (Cmc) della Custodia. “I cristiani locali – ha ricordato il Custode – molte volte lavorano anche nell’indotto del pellegrinaggio, quindi il pellegrinaggio diventa un aiuto anche a livello economico, ma direi che prima e più ancora dell’aspetto economico, anche per i cristiani locali, è importante l’esperienza di fede, l’esperienza di far parte di una Chiesa che è una famiglia universale che abbraccia tutta intera l’umanità”. L’importanza del pellegrinaggio per chi viene come pellegrino, ha aggiunto padre Patton, “è che fa un’esperienza di fede molto forte, e viene a farla non in qualche santuario nato dalla devozione o da qualche apparizione, ma viene a farla dov’è la Parola di Dio è il motivo del pellegrinaggio. Qui ci sono i luoghi della Rivelazione, i luoghi dell’incarnazione, i luoghi della predicazione del Signore, i luoghi della passione, morte e risurrezione. Uno viene in pellegrinaggio in Terra Santa, perché vuol leggere la Parola di Dio lì dove la Parola di Dio è stata rivelata e si è incarnata. E quando uno viene e legge la parola di Dio in Terra Santa, la legge non più solo a due dimensioni, piatta sulla carta, ma la legge a tre dimensioni, perché la legge nel contesto. Leggere la Parola nei luoghi in cui è stata annunciata, ascoltando i rumori, vedendo i colori e gustando i sapori, sperimentando il caldo e immergendosi nel paesaggio della Terra Santa, è un’esperienza unica”.