“Sale l’incidenza settimanale a livello nazionale: 1.071 ogni 100.000 abitanti (1° luglio 2022-7 luglio 2022) vs 763 ogni 100.000 abitanti (24 giugno 2022-30 giugno 2022)”. E “nel periodo 15 giugno–28 giugno 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,40 (range 1,36-1,46), in aumento rispetto alla settimana precedente ed oltre la soglia epidemica. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è in aumento ed anch’esso sopra la soglia epidemica: Rt=1,24 (1,21-1,28) al 28 giugno 2022 vs Rt=1,22 (1,18-1,26) al 20 giugno 2022”. Questo il quadro offerto dal monitoraggio della cabina di regia sul Covid in Italia, diffuso stamattina dall’Istituto superiore di sanità (Iss).
“Il tasso di occupazione in terapia intensiva sale al 3,5% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 7 luglio) vs 2,6% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 30 giugno). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 13,3% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 30 giugno) vs il 10,3% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 30 giugno)”, evidenzia la cabina di regia.
“Nessuna Regione/Provincia autonoma è classificata a rischio basso. 12 Regioni/Province autonome sono classificate a rischio moderato ai sensi del Dm del 30 aprile 2020 (2 di queste ad alta probabilità di progressione), mentre 9 Regioni/Province autonome sono classificate a rischio alto per la presenza di molteplici allerte di resilienza e una per non aver raggiunto la soglia minima di qualità dei dati trasmessi all’Iss”. Ancora “venti Regioni/Province riportano almeno una singola allerta di resilienza. Nove Regioni/Province autonome riportano molteplici allerte di resilienza”.
La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è “in lieve aumento (10% vs 9% la scorsa settimana)”, mentre sono “in diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (41% vs 44%) e in aumento la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (49% vs 47%)”.